Civitanova Croazia: riparte il traghetto

Autorizzazione concessa a una società pesarese , arrivato il via libera da parte dell’amministrazione

Il traghetto Civitanova Croazia è stato autorizzato per un mese

Il traghetto Civitanova Croazia è stato autorizzato per un mese

Civitanova Marche, 27 marzo 2021 - Collegamento tra Civitanova e la Croazia, la prossima estate riparte il by pass marittimo con l’altra sponda adriatica. La giunta ha concesso a una società pesarese l’autorizzazione a gestire il movimento dei passeggeri nel porto cittadino – che comunque resta prioritariamente subordinata al parere favorevole dell’Ufficio circondariale marittimo – ma intanto il via libera dell’amministrazione comunale è arrivato.

La società Goro Tours Srl di Pesaro ha chiesto e ottenuto di poter attivare una linea passeggeri per un mese, nel periodo compreso tra il 24 luglio e il 25 agosto. Nella delibera non si parla di aliscafo, ma di motonave e in particolare alla banchina di riva del porto di Civitanova approderebbero la Krilo Eclipase (440 posti a sedere) o, in alternativa, la Krilo Jet (346 posti a sedere). La società pesarese ha chiesto anche l’uso di un locale all’interno dell’area portuale (la casetta di legno in largo Donatori di Sangue) da adibire a biglietteria e distribuzione di materie pubblicitario.

Lo spazio per le operazioni doganali e di controllo necessarie per il collegamento tra l’Italia e la costa slava verranno effettuate in un container che verrà installato in maniera temporanea. Il sì della giunta viene giustificato con la valutazione "che la riattivazione del servizio passeggeri per la Croazia garantirebbe un incremento dei turisti e una maggiore visibilità per Civitanova".

Le spese per l’organizzazione dell’area security e delle fasi annesse e previste durante l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri sulla banchina di riva sono a carico della società pesarese. Nella delibera nessun riferimento viene fatto al protocollo sanitario legato alla emergenza Covid che però dovrà essere affrontato, soprattutto alla luce del fatto che la Commissione europea e anche Stati che non sono membri della Ue stanno valutando una serie di proposte che possano garantire la libera circolazione di passeggeri attraverso il rilascio di certificati sanitari, riconosciuti da tutti, per poter regolare anche il movimento turistico in epoca Covid e nella massima sicurezza e tutela della salute.