Civitanova, al porto dai posti per gli yacht agli hotel di lusso

Spunta un maxi progetto della Eurobuilding di Antonelli: maggioranza e operatori all’oscuro. Nasce un comitato: "Uno scempio da bloccare"

I progetti dell’area portuale predisposti dalla società Eurobuilding di Umberto Antonelli

I progetti dell’area portuale predisposti dalla società Eurobuilding di Umberto Antonelli

Civitanova Marche, 19 febbraio 2021 - Dodici edifici nell’area portuale di Civitanova, alcuni alti dieci piani al posto delle attuali aree cantieristiche e delle officine e negozi, con il porto dedicato al ricovero di yacht. Spunta un progetto di cui nulla si sapeva fino a che non ne ha denunciato l’esistenza un comitato che si fa chiamare "Bloccate la speculazione a Civitanova Marche" con una nota firmata da "F. Storani", che diffonde anche i render. Il sindaco Fabrizio Ciarapica ammette di conoscerlo, molti consiglieri comunali di maggioranza invece cadono dal pero, gli operatori del porto vanno in allarme e i civitanovesi non ne sapeva nulla.

«L’amministrazione comunale di Civitanova sta appoggiando la privatizzazione dell’intero porto a vantaggio esclusivo di un privato, la società Eurobuilding (dell’imprenditore Umberto Antonelli, ndr), che mediante una variante al piano regolatore intende accaparrarsi l’area portuale cacciando tutti per edificare decine, se non centinaia, di appartamenti. Assordante il silenzio del Comune su un progetto così invasivo che snaturerebbe l’intera area portuale e cancellerebbe tutte le attività economiche che lì vivono". È l’incipit della nota diffusa dal comitato insieme alle bozze del progetto dove i cantieri spariscono per fare spazio a palazzine di lusso destinate a diventare residenze, uffici, alberghi. "Gli uffici tecnici del Comune – è l’accusa – stanno lavorando col privato alla variante espropriativa senza che nessuno abbia fatto trapelare nulla. Non si può continuare a nascondere l’iniziativa dietro la storia della messa in sicurezza del porto, che serve a spianare la strada al privato che caccerà tutti. Si vuole espropriare chi lavora e opera nel porto offrendo ricollocazioni inaccettabili e irrealizzabili a canoni assurdi da corrispondere al privato".

Il progetto viene definito come "la più grande speculazione immobiliare che Civitanova abbia mai ricordato. Bisogna fermare questo scempio perché tutti saranno colpiti. I pescatori confinati in spazi ristrettissimi, il mercato ittico spazzato via, ridimensionato e collocato sulla banchina del molo Gasparroni, il diporto nautico cancellato, i pontili smantellati e più di 500 associati saranno costretti a pagare un canone alla Eurobuilding se vorranno ormeggiare, i cantieri verranno espropriati e rilocalizzati. Ma, si può privatizzare un porto? Ci rivolgeremo alla magistratura per bloccare il progetto". Caustico Francesco Micucci (Partito democratico): "Dopo quattro anni di silenzi il bell’addormentato Ciarapica vorrebbe mettere mano a porto e varco. Un’operazione così merita il coinvolgimento e la partecipazione profonda della città, invece regna il mistero, con rendering tenuti nascosti e consiglio comunale all’oscuro di tutto".