Clandestini occupano una casa: "Saranno espulsi"

Si tratta di due giovani tunisini: si erano introfulati in un appartamento sul lungomare nord. Per loro intanto divieto di dimora in città

di Lorena Cellini

Abitazione occupata abusivamente sul lungomare nord, una vicina se ne accorge e chiama il 112 e vengono arrestati dai carabinieri. In manette sono finiti due tunisini 22enni, entrambi clandestini. L’altra notte sono stati sorpresi dalla pattuglia del nucleo radiomobile di Civitanova, nascosti in un appartamento del litorale a Fontespina, di proprietà di una famiglia che in quel momento era assente. L’allarme era arrivato poco dopo la mezzanotte da una donna che ha segnalato di aver visto i due arrampicarsi al primo piano del palazzo difronte ed entrare dalla finestra dopo averla forzata. I militari sono arrivati sul posto e, dopo aver chiesto l’ausilio di un equipaggio del commissariato intervenuto in supporto, sono entrati anche loro dalla finestra e hanno sorpreso i due tunisini chiusi a chiave dentro la camera da letto. Erano privi di qualsiasi documento di identificazione e sono stati accompagnati in caserma e perquisiti. Avevano addosso un arnese multifunzione, un grammo circa di hashish e la somma contante di 570 euro, tutto sottoposto a sequestro per il successivo deposito nell’ufficio corpi di reato del Tribunale di Macerata. Sono stati fotosegnalati per la loro identificazione e, ricorrendone i presupposti, arrestati con l’accusa di violazione di domicilio, oltre ad essere stati denunciati per il possesso dello stupefacente e degli arnesi da scasso, e quindi trattenuti nelle camere di sicurezza del reparto in attesa dell’udienza in tribunale dove ieri l’arresto è stato convalidato. Il procuratore Claudio Rastrelli ha chiesto, per entrambi, la misura cautelare in carcere mentre hanno sollecitato la scarcerazione gli avvocati difensori, Olindo Dionisi e Sara Di Medio. Alla fine il giudice, Andre Belli, ha rimesso in libertà i due, disponendo la misura cautelare del divieto di dimora a Civitanova, e ha rilasciato il nulla osta all’espulsione anche se uno dei due aveva due distinti provvedimenti amministrativi che gli imponevano di lasciare il territorio nazionale. Il processo per direttissima è stato rinviato al 29 novembre.