Morto l’ex calciatore Bizzarri, giocò con Fiorentina e Lazio

Civitanovese purosangue che da tempo si era trasferito a Porto S’ Elpidio

L’ex calciatore Claudio Bizzarri, morto a 83 anni (Foto Forani)

L’ex calciatore Claudio Bizzarri, morto a 83 anni (Foto Forani)

Civitanova Marche, 7 novembre 2016 - All'età di 83 anni, è venuto a mancare ieri pomeriggio Claudio Bizzarri, grande calciatore degli anni ‘50-‘60, civitanovese purosangue che da tempo si era trasferito a Porto S’ Elpidio. Si era sentito poco bene alcuni giorni fa, era stato trasferito all’ospedale, ieri pomeriggio verso le 15 ha cessato di vivere.

Bizzarri era in condizioni precarie da anni, da quando, un maledetto ictus lo aveva parzialmente privato delle abilità motorie, ma non aveva mai perso la voglia di vivere e di stare con gli amici. Di lui si dicono tante cose, ma soprattutto viene ricordato come calciatore di gran talento, parzialmente sciupato da un carattere effervescente, come ci raccontò in una lunga intervista, e non sempre propenso a sottostare alla disciplina che impone il mestiere.

È stato comunque un grande. Ha giocato con la Fiorentina, la Lazio ed altre squadre, sempre ad alto livello. Ha corso sui campi di calcio di Civitanova, della Fermana e della Maceratese, ove proprio un suo gol, nel 1967, salvò all’ultima giornata i biancorossi dalla retrocessione.

A 18 anni venne anche selezionato nella nazionale B. Ha giocato sui campi più prestigiosi d’Europa. Fu epico un suo viaggio a Mosca per una partita della Fiorentina di Coppa Uefa con la Dinamo. Ci arrivò in auto perché aveva paura dell’aereo. Partì due giorni prima, scese ugualmente in campo e disputò un ottimo primo tempo. Poi ebbe il sopravvento la stanchezza.

Era un calciatore famoso ed anche un gran bel giovanotto che faceva impazzire le ragazzine e anche qualche star. Raccontano le cronache di una Silvana Pampanini, attrice di primissimo livello, che dopo una partita della Lazio, si fiondò negli spogliatoi per avere l’autografo sul petto. Fu grande Claudio. Era un generoso e amava attorniarsi sempre di un folto gruppo di amici. Con lui se ne va un pezzo di storia della città ed anche una pagina di grande calcio.