CHIARA MARINELLI
Cronaca

Colleghe palpeggiate nella mensa: operaio condannato per violenza

Dovrà frequentare i corsi previsti per i reati di natura sessuale e risarcire le due vittime

L’avvocato Sandro Pugliese ha difeso l’imputato e ora valuterà l’appello contro la sentenza di primo grado

L’avvocato Sandro Pugliese ha difeso l’imputato e ora valuterà l’appello contro la sentenza di primo grado

Civitanova, 16 gennaio 2025 – Accusato di aver molestato e palpeggiato il seno a due giovani colleghe di lavoro all’interno della ditta, è stato condannato ieri un operaio 56enne.

I fatti che gli sono stati contestati risalgono al dicembre del 2023, ed erano avvenuti all’interno di una azienda che si trova nella zona industriale civitanovese. Lì lavoravano l’uomo, un operaio di origini macedoni residente nel Maceratese, e le due giovani donne. Il primo episodio era avvenuto agli inizi del mese di dicembre. Secondo l’accusa, sostenuta ieri in tribunale dal pubblico ministero Francesco Carusi, l’operaio macedone, all’interno della sala mensa della ditta dove lavoravano, aveva seguito una sua collega e aveva cercato di afferrarle il viso. Secondo l’accusa, le avevav poi accarezzato il corpo e infine le aveva toccato il seno.

Evidentemente non pago di questo approccio non richiesto e non gradito, soltanto una decina di giorni dopo, l’11 dicembre, il macedone si era prima avvicinato a un’altra sua collega, accarezzandole il braccio e ripetendole “bella, bella, bella”. E successivamente, le aveva palpeggiato il seno destro. Entrambe le dipendenti avevano denunciato gli episodi, e così lui è finito sotto accusa per il reato di violenza sessuale.

Ieri mattina in tribunale a Macerata per lui si è concluso il processo di primo grado, davanti al giudice dell’udienza preliminare Giovani Manzoni. Come chiesto dal pubblico ministero Carusi, l’uomo è stato condannato a un anno e sei mesi, con il beneficio della sospensione condizionale della pena, beneficio subordinato però alla frequentazione dei corsi previsti per un percorso rieducativo: si tratta di un programma di reinserimento e di recupero destinato agli uomini che sono stati condannati, tra l’altro, anche per reati di natura sessuale oppure per maltrattamenti.

Il difensore del 56enne, l’avvocato Sandro Pugliese, che aveva chiesto di celebrare il processo con rito abbreviato, aspetterà le motivazioni della sentenza di primo grado per valutare poi se impugnarla in appello.

Alle due giovani operaie, che si sono costituite parti civili al processo assistite dagli avvocati Marco Melappioni e Paolo Rosselli, il 56enne dovrà dare duemila euro ciascuna, come risarcimento.