Concessioni, Comune contro balneari La giunta contesta il loro ricorso

Si è costituita in giudizio al Tar. I titolari delle attività. adesso chiedono. un incontro con il sindaco

Migration

di Lorena Cellini

La giunta si costituisce in giudizio contro i balneari nel ricorso da questi intentato per chiedere al Tar di accertare il loro diritto a restare nelle concessioni demaniali fino al 2033. La delibera non è stata ancora pubblicata all’albo pretorio comunale, ma nel carteggio intercorso tra Palazzo Sforza e l’avvocato scelto per seguire la pratica, Andrea Calzolaio, è scritto che "il Comune si costituisce in giudizio e contesta in fatto e in diritto il ricorso in quanto contrastante, fra l’altro, con le pronunce dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato del 9 novembre 2021, le numero 17 e 18, e chiede che lo stesso sia respinto siccome irricevibile, inammissibile e improcedibile e comunque infondato, con il favore delle spese".

Il ricorso è stato firmato da una sessantina di imprese balneari di Civitanova, Porto Potenza e Porto Recanati aderenti all’Abat. Si sono rivolti all’avvocato Vincenzo Cannizzaro, professore di Diritto Comunitario Internazionale all’Università La Sapienza di Roma. La vicenda si inserisce nel contesto della Bolkestein e mira ad accertare l’efficacia delle concessioni demaniali marittime fino alla naturale scadenza, fissata al 31 dicembre 2033. Una linea che, se dovesse passare, assesterebbe un duro colpo alla sentenza del Consiglio di Stato che invece ribadisce la prevalenza della direttiva europea Bolkestein e quindi la messa all’asta delle licenze demaniali a partire dal primo gennaio del 2024. Il voltafaccia del Comune è esploso ieri sulle chat dei balneari che hanno chiesto al sindaco un incontro a stretto giro e verrà messo in agenda all’inizio della prossima settimana. "Ciarapica si costituisce in giudizio contro i balneari, finita la festa, gabbato lo santo!" commenta il Pd con il segretario cittadino e consigliere comunale Lidia Iezzi. "Il sindaco in campagna elettorale ha preso in giro i balneari, facendoli incontrare con Gasparri e con tutti i vertici di Forza Italia e FdI giurando che la sua amministrazione avrebbe tutelato i loro diritti. Poi, appena insediato ha fatto approvare il 19 luglio la delibera 321 per costituirsi in giudizio nel ricorso presentato dai balneari nei confronti della Presidenza del Consiglio, della Regione Marche e altri enti pubblici, a tutela delle loro attività e chiede addirittura il pagamento delle spese a carico degli stessi... altro che sostegno. La delibera è passata anche con il voto di Fratelli d’Italia".