Confini pesca prorogati "Noi vongolari delusi"

Ennesimo congelamento del regime introdoto nel 2009. Polemiche durante la seduta. Lepretti: "Situazione illegale"

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Prorogati i confini tra le 4 aree di pesca dei vongolari marchigiani. E’ l’ennesimo congelamento del regime introdotto dalla Regione nel 2009 e rimasto nel frattempo immutato. Ieri mattina il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge avanzata alcuni giorni fa dalla Giunta nel segno, per l’appunto, di una ennesima prorogatio. Il documento è passato con 18 voti favorevoli, 10 astensioni (la minoranza di centro-sinistra) e un solo no: quello di Giacomo Rossi (civico della maggioranza di centro-destra) che così si è espresso in armonia con la posizione assunta un anno fa. Resta dunque operativo il sub-compartimento di Civitanova, che si allunga dalla periferia-sud di Porto Recanati (1.100 metri a nord del Potenza) fino alla foce del Chienti ospitando le 25 barche civitanovesi con targa sambenedettese. Il centro-destra ha fatto sue le motivazioni veicolate dalla Giunta, che ha ritenuto di non metter mano all’intricata matassa dei molluschi bivalvi in attesa che il Tar delle Marche comunichi il responso relativo al ricorso presentato contro lo status quo dai vongolari del consorzio di Ancona e discusso in aula nello scorso febbraio. "Le nostre determinazioni future - ha dichiarato ieri il relatore di maggioranza Marco Marinangeli - non saranno necessariamente subordinate a quella sentenza ma, in vista della prossima pianificazione, è doveroso che essa rappresenti per noi uno spunto di riflessione. Quella di oggi è una scelta dettata dal buon senso". Dai banchi dell’opposizione non sono mancate le frecciate all’indirizzo di chi, quando non governava, attaccava la sinistra per le ripetute proroghe. Antonio Mastrovincenzo, relatore di minoranza, ha sottolineato che "nulla è stato fatto nell’ultimo anno per provare, insieme ai consorzi, a risolvere una volta per tutte il problema. Nessun tavolo operativo è stato istituito. Temo che, tra 12 mesi, ci ritroveremo al punto di partenza. Questa "non decisione" serve solo alla maggioranza per preservare i suoi equilibri". Resta inteso che, quando si conoscerà il verdetto del Tar, la Regione potrà rivalutare la situazione senza dover aspettare necessariamente il 30 giugno 2023. Deluso Domenico Lepretti, presidente (civitanovese) del consorzio dorico che punta sempre a recuperare il mare fino al Chienti. "Si continua – ci ha detto - a procrastinare una situazione di illegalità, che cozza contro una legge nazionale".

Mario Pacetti