Consegnate le chiavi di Villa Buonaccorsi

Da ieri il complesso settecentesco è stato ufficialmente preso in custodia dal ministero della cultura. Fatta una ricognizione dei beni mobili

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di Giorgio Giannaccini

Da ieri il complesso settecentesco di Villa Buonaccorsi, a Potenza Picena, è stato ufficialmente preso in custodia dal ministero della cultura. E, adesso, la gestione dell’immobile sarà in mano alla soprintendenza. Il passaggio di consegne è stato effettuato nella tarda mattinata con un sopralluogo, che ha visto i tecnici e funzionari dell’Agenzia del Demanio, del ministero e della soprintendenza ricevere le chiavi della villa dal curatore fallimentare, Chiara Marchetto (che è anche presidente dell’ordine dei commercialisti di Padova). Un passo in avanti, questo, molto importante. Infatti, a novembre scorso, il ministero aveva sì esercitato la prelazione per acquistare all’asta Villa Buonaccorsi, tuttavia la gestione del bene era rimasta temporaneamente in mano al curatore fallimentare, in attesa dell’ultimo passaggio burocratico, che ieri è stato espletato. "L’Agenzia del Demanio ha svolto i rilievi per la verifica dello stato di manutenzione dell’immobile, e quindi ha inserito la villa nel registro dei beni del Demanio di valore storico artistico – ha spiegato la curatrice Marchetto –. La proprietà del complesso settecentesco è in capo al ministero che, a sua volta, ha incaricato la soprintendenza di provvedere alla gestione e manutenzione". Oltre a questo, è stata fatta anche una ricognizione dei beni che si trovano all’interno della villa. "C’era stata un’asta apposita per vendere tutti quegli oggetti custoditi dentro a Villa Buonaccorsi – riprende Marchetto –. Alcuni di questi, e cioè delle attrezzature per la manutenzione del giardino e per la ristorazione, sono stati venduti. Per altri oggetti, invece, come dei mobili, librerie, tavoli, scrittoi, sedie e dei libri contabili di inizio ‘900, è stata aperta una procedura per verificare se hanno un possibile interesse storico. In caso affermativo, potranno essere venduti all’asta ma non essere asportati dall’immobile. E da quanto mi è stato riferito, il Comune sarebbe intenzionato ad acquistarli per poi donarli alla villa". Si è poi parlato di una possibile riapertura della villa: "Ieri, il ministero si è detto intenzionato a riaprirla in tempi brevi per le visite guidate, ma non per la celebrazione dei matrimoni – riferisce la Marchetto –. Il mio auspicio è che venga fatta subito una manutenzione della villa e pure del giardino all’italiana, che è in sofferenza, sebbene da qualche giorno è al lavoro una ditta specializzata per provvedere a tale necessità".