Consiglio, ok al bilancio consuntivo. Bianchi e Squadroni non votano: "Poca trasparenza"

Proposte dall’opposizione:. Gismondi chiede maggior. attenzione per la città Alta,. Morresi su Palazzo Ciccolini

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Con 16 voti a favore, due contrari e tre astenuti, il consiglio comunale ha approvato il consuntivo di bilancio 2021. Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi (SiAmo Civitanova ) non hanno partecipato alle operazioni di voto e si sono sedute tra il pubblico, in segno di dissenso radicale verso una maggioranza "poco trasparente", che fornisce atti incompleti ai consiglieri e considera le commissioni consiliari quasi un orpello inutile e non organismi rappresentativi. Il voto contrario è stato quello di Piero Gismondi (La Nuova Città) e Letizia Murri (Ascoltiamo la città), mentre si sono astenuti, pur criticando contenuti e metodo, i due consiglieri del Pd Francesco Micucci e Lidia Iezzi (Yuri Rosati era assente) e Roberto Mancini (Dipende da noi). Assente anche Mirella Paglialunga, la candidata sindaco del centrosinistra, fortemente critica verso la scelta di approvare il rendiconto finanziario in assenza delle commissioni consiliari, cui spetta una valutazione preventiva. Ha esordito nella veste di presidente del Consiglio Fausto Troiani; ad illustrare il consuntivo è stata Roberta Belletti, ex assessore al Bilancio che aveva istruito tutti gli atti, e non Claudio Morresi che le è subentrato. Un bilancio in piena salute, come ha riferito, con 400 mila euro di avanzo di gestione, un buon recupero dell’evasione dei tributi Imu, Tasi e Tari (oltre settemila euro), la diminuzione dell’ indebitamento pro capite e quello dell’addizionale Irpef. Critiche ma anche proposte da parte delle opposizioni. Piero Gismondi, per esempio, ha invitato ad una maggiore attenzione verso la città Alta "dove molte case sono in vendita ma nessuno le acquista"; Mancini, invece, ha chiesto maggior supporto per la cultura e per il sociale; Squadroni ha chiesto quale sia la destinazione dei fondi Covid non spesi e un programma generale per iniziative turistiche e culturali. Il consiglio comunale ha poi affrontato, con Morresi, la questione dei debiti fuori bilancio, i prelevamenti dal fondo di riserva e, soprattutto, la variante di destinazione dello storico Palazzo Ciccolini, da anni chiuso, ove l’amministrazione ha intenzione di ricavare alloggi popolari. Scelta da non condividere per Mancini e Iezzi, pienamente d’ accordo, invece, Giorgio J. Pollastrelli, secondo il quale, in sostanza, bisogna riscoprire le buone abitudini di assegnare case a chi non ce l’ha, non solo in periferia ma anche nel centro urbano.

Giuliano Forani