Contributo all’assessore, il sindaco Tartabini: "Tutto secondo la legge"

"Giunta e uffici denigrati, valuteremo la via da intraprendere per tutelare l’immagine del Comune"

"Quanto scritto dal Pd getta un’ombra ingiustificata non solo sull’operato della giunta, ma anche su quello degli uffici comunali". Così Noemi Tartabini, sindaco di Potenza Picena, commenta la vicenda, diffusa sui social dal Pd, relativa al contributo per il pagamento delle utenze chiesto e ottenuto da uno degli assessori nell’ambito dei fondi per l’emergenza Covid. "Nella delibera relativa alle misure urgenti di solidarietà alimentare e di sostegno alle famiglie per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze, la giunta ha recepito, senza modifica alcuna, l’istruttoria degli uffici competenti, per poi procedere al voto – dice Tartabini –. Non c’è stata nessuna procedura scorretta. La presenza del segretario durante la votazione è garanzia che tutto è avvenuto secondo legge. Per quale motivo l’assessore, che poi ha fatto richiesta del sussidio, avrebbe dovuto rinunciare alla votazione, venendo così meno al ruolo per cui è stato eletto?" Per Tartabini, "per un titolo sui giornali il Pd ha calpestato la dignità delle persone. È chiaro che si è ben guardato dal rendere pubblico il nome dell’assessore per evitare querele. Ma così facendo, è come se si fossero fatti esplicitamente i nomi di tutti gli assessori. Se anche si fosse abbassato il requisito economico essenziale (Isee), l’assessore in questione sarebbe comunque rientrato nel beneficio e avremmo al contrario ottenuto un restringimento dei destinatari del sussidio. Il Pd ha messo sotto accusa il Comune. Ora ci riserviamo di valutare nelle opportune sedi la via da intraprendere per tutelare la immagine di quest’istituzione".