Coop al pronto soccorso, Corvatta e Cgil: "È un fallimento"

"L’affidamento di una parte dei turni dei pronto soccorso alle cooperative è la certificazione del fallimento da parte della politica negli ultimi 30 anni nella gestione del personale sanitario". Tommaso Corvatta, medico di base ed ex sindaco a Civitanova, interviene sull’ultima scelta fatta dai vertici sanitari per l’ospedale cittadino. "Sono decenni – aggiunge – che le organizzazioni dei medici, inascoltate, avvertono i vari governi che l’esiguo numero di studenti in medicina avrebbe inevitabilmente condotto ad una carenza di personale che non giunge quindi imprevista e improvvisa. Si poteva e doveva prevedere". Attacca la politica regionale: "È per colpevole insipienza del governo della regione che oggi si è arrivati all’affidamento dei turni alla coop. Il problema non sono solo i costi che lievitano: la qualità della prestazione del medico è anche legata al livello di motivazione, e quale può avere un collega che ha come datore di lavoro la coop". Tocca anche la questione stipendi: "I medici in organico al pronto soccorso lavorano gomito a gomito con colleghi che guadagnano il doppio, il triplo di loro con meno responsabilità. E il tutto proprio mentre si può prevedere che l’epidemia influenzale, mai così precoce come quest’anno, metterà a dura prova anche il pronto soccorso. La scelta di affidare all’esterno turni del pronto soccorso è pericolosa perché demotiva il personale ed è tutto meno che ineluttabile". Anche la Cgil e la Fp Cgil di Macerata esprimono il proprio disappunto in merito alla scelta intrapresa dalla direzione dell’Area Vasta 3 nell’affidare a cooperative private la copertura di alcuni turni nei pronto soccorso: "Tale scelta non è solo discutibile ma indicativa di mala organizzazione e programmazione in merito.

Il ricorso al privato rischia di incentivare l’erogazione di prestazioni di bassa qualità".