Caronavirus hotel house, focolaio e tamponi a tappeto a Porto Recanati

Già cinque i contagi accertati nel compelsso di Porto Recanati che ospita 1.300 inquinili. "Ma escludiamo che diventi zona rossa"

All’esterno dell’edificio sono stati installati container della Protezione civile

All’esterno dell’edificio sono stati installati container della Protezione civile

Civitanova Marche, 17 giugno 2020 - Allarme all’Hotel House di Porto Recanati, in provincia di Macerata, per un focolaio di Covid-19, e da giovedì, partiranno tamponi a tappeto per tutti i residenti. Così è stato deciso per il maxi condominio sulla costa maceratese, a Porto Recanati, con 480 appartamenti distribuiti su 17 piani, abitato da circa 1.300 inquilini. La popolazione è però composta per la maggior parte da extracomunitari e ciò preoccupa le autorità, che temono che non sia rispettato a dovere il distanziamento sociale, e quindi c’è il timore che il contagio possa allargarsi.

Alla metà della settimana scorsa, infatti, due residenti del condominio, pakistani, erano risultati positivi al Covid-19, dopo essersi sottoposti al tampone perché nei giorni precedenti avevano avuto la febbre. Poi, nel fine settimana, si erano registrati altri tre casi, ma tutti asintomatici. Per questo motivo si è deciso di monitorare la situazione, e ieri si sono incontrati il prefetto di Macerata Iolanda Rolli, il capo della Protezione civile delle Marche David Piccinini, l’Asur, il Gores e il sindaco di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo, per decidere il da farsi.

All’esterno dell’Hotel House sono stati installati dei container della Protezione civile: uno per la vestizione dei sanitari che effettueranno i tamponi a tappetto, un altro usato come laboratorio, uno per i servizi igienici e l’ultimo come uffici che saranno a disposizione delle forze dell’ordine.

Oggi gli uomini della Protezione civile distribuiranno gel igienizzanti per mani e mascherine agli inqulini, e da domani comincerà lo screening degli abitanti del palazzone, che andrà avanti almeno per una settimana. L’intenzione è quella di mappare la situazione di tutti i residenti effettivi e non, i quali saranno censiti in portineria dai cinque mediatori culturali.

"Il Comune ci ha fornito la lista dei residenti che sono 1.309. Per effettuare i tamponi saranno scaglionati in modo preciso, selezionandoli a seconda del piano che abitano – dice David Piccinini, capo della protezione civile delle Marche –. Poi dovremo avere cura particolare anche per chi si è sistemato all’Hotel House ma non fa parte dell’elenco. Lo scopo di questa operazione è tutelare la salute degli abitanti del condominio e di conseguenza della collettività di Porto Recanati".

Ma in caso di nuovi contagi, è lo stesso prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, ad escludere che l’Hotel House possa essere circoscritto come zona rossa. "Il nostro è un lavoro strategico e partirà uno screening a tappeto su tutti gli abitanti – ha detto il prefetto –. Gli uomini della Protezione civile distribuiranno gel igienizzanti per mani e mascherine agli abitanti. Anche in caso di nuovi contagi, non credo che sia necessario chiudere il condominio. Sono state fatte diverse ipotesi, ma escludo quella di circoscrivere il condominio come zona rossa. Certo, il complesso richiede misure particolari, che appunto abbiamo attivato. Servirà anche un lavoro di sorveglianza per chi entra ed esce, che da sempre c’è grazie alle forze dell’ordine. Domani ci sarà un altro incontro per fare il punto, monitoreremo tutto giorno per giorno".