Covid Center Civitanova, slitta l'apertura. "Manca il personale, ora si assuma"

Saltamartini sui 14 letti di semi-intensiva: primi pazienti in arrivo a Civitanova tra domani e lunedì

La Fiera Covid di Civitanova (foto De Marco)

La Fiera Covid di Civitanova (foto De Marco)

Civitanova, 24 ottobre 2020 - Slitta di un altro giorno l’apertura del modulo semi-intensivo al Covid Center di Civitanova, con 14 posti letto. Ad annunciarlo è l’assessore regionale Filippo Saltamartini, che spiega: "Il trasferimento dei primi pazienti dovrebbe avvenire tra domani pomeriggio e lunedì mattina". Il modulo intensivo, con altri 14 posti letto, sarà allestito a inizio settimana. Per far fronte alla carenza di personale, i giorni scorsi la Regione ha chiesto l’intervento della sanità militare ed è in corso l’interlocuzione con il governo.

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Leggi anche Il bollettino del 24 ottobre, i dati delle Marche Intanto le organizzazioni sindacali ribadiscono la necessità di assunzioni e stabilizzazioni. "Siamo molto preoccupati – esordisce John Palmieri, segretario provinciale Fp Cgil – vista l’apertura del reparto Malattie infettive a Macerata e del Covid Center. Ci chiediamo dove reperiranno il personale necessario per attivare queste strutture, dato che già l’esistente è fortemente in sofferenza. Sembrerebbe vogliano utilizzare prevalentemente il personale, sia del comparto che della dirigenza, dell’Area Vasta 3 considerato che il supporto esterno è di sole 5 unità da Torrette e 5 dall’Inrca di Ancona. È necessario adottare misure urgenti per quanto riguarda le assunzioni. Altrimenti ci sarebbero ricadute negative anche per i cittadini dell’AV3, che si vedrebbero ridotti se non chiusi alcuni servizi/unità operative; il personale esistente non sarebbe in grado di garantire le stesse prestazioni di oggi se dovesse accollarsi ulteriori attività, quali le Malattie infettive e il Covid Center. Il tutto, tra l’altro, senza un direttore di Area Vasta.

Poi chi garantirà l’assistenza medica notturna nella palazzina Malattie infettive di Macerata? È stato ipotizzato che il servizio sia garantito dalla guardia medica interdivisionale dell’ospedale. Una scelta alquanto discutibile perché i pazienti Covid possono incorrere in qualsiasi tipo di urgenza, da dover gestire nell’immediato, ed è impensabile gestirla con personale medico reperibile presso la propria abitazione". "Siamo stati convocati in videoconferenza per martedì, dalla Regione – aggiunge Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche –. È impensabile gestire il Covid Center solo con prestazioni e ore aggiuntive: il personale potrebbe tirare la cinghia per una settimana, non per i prossimi 5-6 mesi. Ne va della tutela psico-fisica dei lavoratori. Servono assunzioni straordinarie, anche se a tempo determinato. Servono decisioni d’urgenza". La terapia intensiva di Torrette è satura e quella di Marche Nord non è lontana alla saturazione. "Avevamo chiesto già durante la prima ondata di potenziare la medicina territoriale – afferma il segretario generale Fp Cgil Marche Matteo Pintucci – ma non è stato fatto. Il concorso degli infermieri è in fase di espletamento, ma non sappiamo quando uscirà la graduatoria definitiva. Ora bisogna tentare di usare la graduatoria di altri enti, altre amministrazioni, anche da fuori regione, e stabilizzare i tempi determinati. Per fare un esempio, 10 malati Covid in media hanno bisogno in una settimana di 26 infermieri, 5 oss e 5 tecnici". "Assumere e formare sono le priorità", conclude segretario regionale di Uil Fpl Marcello Evangelista.