Dai lavori nell’antico monastero spunta lo stemma di Papa Sisto V

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"Un fanatico delle Marche". Così monsignor Vincenzo Catani ha definito la figura di Papa Sisto V (Felice Peretti da Montalto), che Morrovalle ha celebrato con un convegno all’auditorium di Borgo Marconi, organizzato dall’Archeoclub con il Comune. L’evento si è tenuto in occasione dell’anniversario dei cinquecento anni dalla nascita del Papa marchigiano (1521-2021) ed è stato arricchito da una mostra, allestita nel museo pinacoteca di palazzo Lazzarini, dove sono esposti dei documenti originali relativi alle opere realizzate durante il papato da Sisto V. Un vero e proprio tesoro, che certifica il forte legame tra il Papa (nato a Grottammare) e le Marche, messo a disposizione della cittadinanza grazie alle concessioni dell’archivio storico di Macerata e dello stesso Catani che, essendo archivista e storiografo di Sisto V, è stato tra i relatori della conferenza insieme al presidente del centro studi civitanovese, Alvise Manni, che ha anche illustrato il Ducato dei Cesarini. A raccontare il legame tra Morrovalle e Papa Sisto V è stata Nazzarena Acquaroli, presidente dell’Archeoclub, che ha anche svelato un’ulteriore perla. "Con bolla pontificia Sisto V elevò la chiesa di San Bartolomeo da pievania a collegiata – ha spiegato –. Quando i frati francescani dovettero abbandonare il convento nel 1810 (l’attuale auditorium di Borgo Marconi), nascosero un grande stemma di marmo di Papa Sisto V e ultimamente, a seguito dei lavori di restauro e del rifacimento della pavimentazione, è stato ritrovato: era interrato e coperto con una tavola. Oggi è esposto a palazzo Lazzarini e può essere ammirato". Mostra visitabile fino a Natale, ogni sabato e domenica dalle 16 alle 19.

Diego Pierluigi