"Danni ingenti, chiesto lo stato di emergenza"

Il sindaco Michelini: "Porto Recanati il Comune costiero più colpito". Allagati più di 25 immobili tra case, condomini, negozi e garages

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di Giorgio Giannaccini

Sono stati ingenti, a Porto Recanati, i danni provocati dall’alluvione che è scoppiata giovedì pomeriggio ed è poi continuata fino a sera. I due sottopassi d’ingresso si sono riempiti con almeno un metro e mezzo d’acqua, così come erano allagati circa 25 immobili tra case, condomini e garages. Ciò ha richiesto l’intervento, in forze, della Protezione civile e dei vigili del fuoco. Inoltre, si sono registrati danneggiamenti pure per la pubblica illuminazione. Per questo, ieri, il sindaco Andrea Michelini ha chiesto lo stato di emergenza. "Siamo il Comune della costa del Maceratese più colpito – dice Michelini -. I problemi sono sorti a causa dell’eccezionalità dell’evento, che era del tutto imprevisto. Sottolineo che il bollettino regionale dava allerta bianca. Entrambi i sottopassi erano pieni d’acqua, ma ieri siamo riusciti a ripristinarli. Il peggio, però, sono stati gli allagamenti avvenuti nelle abitazioni e nei garage di via Garibaldi, via Biagetti, via Brodolini e viale dei Pini. Purtroppo, si è riempito d’acqua anche il locale delle caldaie all’Hotel House. E si sono verificati dei black-out in diverse aree del centro, nonostante giovedì sera erano attivi gli operai della Cpm e i tecnici dell’Enel. Infine, pure i nostri parchi sono rimasti danneggiati, ad esempio in piazza Kronberg è caduto un albero". Quindi, il primo cittadino spiega che ha presentato "la richiesta per ottenere lo stato di emergenza. Intanto, ci tengo a ringraziare il gruppo comunale di Protezione civile, poi la New Social Group, l’associazione dei Carabinieri in congedo di Spinetoli, la Protezione civile di Montelupone, che hanno risposto al nostro appello. Ringrazio di cuore anche i sindaci della provincia di Macerata e di Numana che hanno espresso solidarietà e si sono resi disponibili a inviare uomini e mezzi".

Tuttavia, c’è spazio per le polemiche. Come quelle di Luca Davide, referente del Comitato per la sicurezza dell’Hotel House. "La macchina dei soccorsi ha funzionato – dice Davide -, l’unica figura assente è stata quella dell’amministratrice condominiale, Ilaria Soricetti. A seguito del maltempo si sono allagati i locali della caldaia e bruciate le pompe che erogano acqua, dal primo all’ottavo piano del condominio. Impeccabile l’intervento dei volontari della Protezione civile comunale e dei vigili del fuoco. Purtroppo, anche in una circostanza delicata come questa, la nostra amministratrice non si è degnata né di venire, né di fare una telefonata".