Civitanova, dipendente comunale arrestato per droga

Operaio di 58 anni deve scontare un cumulo di pene

Civitanova, un operaio comunale di 58 anni è stato arrestato (Foto di repertorio Germogli)

Civitanova, un operaio comunale di 58 anni è stato arrestato (Foto di repertorio Germogli)

Civitanova Marche (Macerata), 13 novembre 2018 - Arrestato un dipendente comunale per reati di droga: è il secondo caso, dopo un altro arresto avvenuto nel mese di giugno. Si chiama Vincenzo Giustiniani, ha 58 anni e a Palazzo Sforza era inquadrato come operaio. Nel 2008, era finito al centro di una inchiesta su un vasto giro di stupefacenti, gestito da una maxi rete di spacciatori, che operavano nelle Marche, tra Ascoli e Ancona, sgominata dai carabinieri. Dieci anni dopo, la giustizia chiede a Giustiniani di pagare il conto.

Infatti, deve scontare in carcere un cumulo di pene, risalenti a sentenze per quei fatti. Secondo le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Fermo, era proprio Giustiniani, insieme a due campani, suoi corregionali, a gestire lo spaccio di cocaina nella zona di Civitanova e nei dintorni. La misura restrittiva è stata comunicata dall’autorità giudiziaria all’amministrazione comunale e il dirigente del servizio del personale, Marco Passarelli, ha firmato l’atto per la sospensione cautelare obbligatoria dal lavoro, con la privazione dello stipendio.

Il provvedimento è scattato l’8 novembre e resterà in vigore fino al termine della misura restrittiva. L’inchiesta, partita nel 2006, fece emergere un grosso giro di droga che partiva dal Pakistan e dall’Albania e prendeva la direzione delle Marche, per finire sul mercato delle città principali della costa, tra queste anche Civitanova. Tra gli arrestati, figuravano anche altri tre civitanovesi, due uomini e una donna, oltre allo stesso Giustiniani. Gli altri soggetti coinvolti nell’inchiesta erano delle province di Fermo, Ascoli, di Ancona: in tutto 27 persone.

Con Giustiniani sono due, nel giro di cinque mesi, i dipendenti comunali arrestati per dei fatti di droga e sospesi dal lavoro, che svolgevano negli uffici o nelle officine di Palazzo Sforza. A giugno era stato Alessio Galatolo, di 41 anni, impiegato nel settore dell’economato, a finire nei guai per spaccio di droga, perché in quei giorni fu fermato a Lido Tre Archi a bordo di un’auto, dentro la quale la polizia di Fermo trovò un chilo e 120 grammi di marijuana. Il Comune, nel «congelarli», applica una misura obbligatoria che è prevista nel contratto collettivo nazionale di quella categoria.