Civitanova, divieto di balneazione in attesa delle analisi

I risultati degli ultimi prelievi saranno comunicati oggi dall’Arpam

CHIMICI I tecnici dell’Arpam hanno eseguito i prelievi vicino al fosso Maranello

CHIMICI I tecnici dell’Arpam hanno eseguito i prelievi vicino al fosso Maranello

Civitanova Marche, 8 luglio 2019 -  ​Le ultime analisi dell’Arpam non hanno fugato i dubbi sul rischio inquinamento del litorale nord. Resta perciò in vigore anche oggi il divieto di balneazione nel tratto tra gli stabilimenti G7 e Golden Beach, 700 metri lineari di spiaggia. Secondo quando fa sapere il sindaco Ciarapica, rispetto ai prelievi effettuati sabato mattina davanti al torrente Maranello i valori dell’escherichia coli, che venerdì erano risultati tre volte superiori alla norma, «sono tornati sotto la soglia limite, ma il laboratorio Arpam non è ancora in grado di fornirci i dati». Arriveranno con tutta probabilità entro questa mattina, invece, quelli relativi alla concentrazione dell’enterococco «che ha un tempo di proliferazione di 48 ore rispetto all’escherichia coli, che ne ha 24. Appena sarò aggiornato, ne darò comunicazione».

Stamattina è inoltre previsto il sopralluogo dell’Ufficio tecnico comunale nel condominio individuato come la probabile fonte dello scarico inquinante responsabile del divieto di balneazione. I controlli dei carabinieri del Nucleo forestale di Macerata e dei colleghi della Compagnia di Civitanova, effettuati lungo l’alveo del Maranello venerdì, hanno consentito di individuare il punto dello sversamento che corrisponde a un edificio del quartiere di San Gabriele, sotto cui scorre il tratto interrato del torrente, e che sul piano degli allacci fognari sembrerebbe comunque avere le carte in regola sulla base di un primo controllo effettuato dai vigili urbani.

SARÀ utilizzata la video ispezione, che consentirà di inserire una telecamera lungo le condutture fognarie, per stabilire che cosa sia accaduto. Il sospetto è che uno scarico delle acque nere, invece di finire al depuratore comunale, si sia riversato sul torrente attraverso le condotte delle acque bianche (piovane) e da qui sia finito in mare con i liquami inquinanti. Un guasto alla rete o una azione dolosa? Questo dovrà stabilire l’ispezione, e sulla base dei risultati che emergeranno prenderà direzione l’indagine e la relazione da inoltrare alla procura. Intanto sui social cominciano a comparire post di genitori che lamentano i malesseri dei loro bambini per aver fatto il bagno nella zona contaminata.