Doccia fredda per i residenti: l’antenna sarà installata

Confronto con il sindaco: "Abbiamo portato in giunta il piano, ma in base alla normativa nazionale la richiesta della società di telefonia è legittima"

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Il Comune non ha strumenti per fermare l’installazione dell’antenna della Iliad in via Caracciolo. L’assemblea pubblica che si è tenuta nel locale del centro civico del rione IV Marine, presenti una cinquantina di persone, e convocata per un confronto con il sindaco, non ha fornito elementi concreti per far sperare i residenti di poter fermare l’impianto. "Azioni insufficienti. Se non c’è un piano antenne comunale non è possibile motivare un no all’antenna" ha detto chiaramente l’avvocato Maurizio Nardozza, che per i residenti si sta occupando della vicenda. Da queste parti hanno raccolto già 500 firme per dire no alla Iliad. L’assemblea è stata organizzata da Mauro Gatti e Mauro Rogani, tra i residenti in prima linea per creare il fronte del no e un ponte con l’amministrazione per sondare l’iter e raggiungere l’obiettivo che dopo l’assemblea appare lontanissimo. Il sindaco Ciarapica ha detto: "Daremo battaglia. Abbiamo portato in giunta il piano antenne però deve essere chiaro che sulla base della normativa nazionale è legittima la richiesta della Iliad, ma sulla pratica manca ancora il parere dell’Arpam e poi dovrà arrivare quello del Comune. Per la legge del silenzio-assenso rispetto al rilascio del permesso a costruire abbiamo tempo fino al 22 maggio e risponderemo negando il via libera". Ma è un percorso che rischia di naufragare. L’assenza del piano antenne vanifica ogni azione del Comune che fin qui ha perso tutti i round in tribunale. All’assemblea sono intervenuti anche Giulio Silenzi e Francesco Micucci del Pd. "Il piano antenne - sottolineano - non c’è. Quello che la giunta approverà solo ora e in grave ritardo, perché affidato a fine 2019, è soltanto una bozza consegnata dal progettista incaricato".

Lorena Cellini