"Emergenza giovani? No, ma monitoriamo"

Così il sindaco dopo la lite tra baby sotto la Capitaneria: "Il problema sicurezza non c’è anche grazie ai controlli: non sottovalutiamo nulla"

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di Lorena Cellini

Giovani che si organizzano in gruppi, bullizzano coetanei, sono protagonisti di liti che sfociano in risse con fazioni che tifano e aizzano, e che aggrediscono anche, a scopo di furto o di vendetta. Da almeno un anno a Civitanova questo fenomeno fa parte delle notti del fine settimana e si inserisce nel mondo della cosiddetta movida che non è solo divertimento ma anche emergenza sicurezza quando è accompagnata, perfino tra i giovanissimi, da eccesso di alcol e uso di stupefacenti. L’ultimo episodio quello di un centinaio di adolescenti radunati sotto la Capitaneria di porto domenica sera, ad assistere a una scazzottata di alcuni tra loro. "Mi sono sentito - commenta il sindaco Fabrizio Ciarapica - con la comandante del porto Ylenia Ritucci e con il capitano della Compagnia dei carabinieri Massimo Amicucci e ho visto anche le immagini di quanto scaduto registrate dalle telecamere della video sorveglianza dell’Ufficio Circondariale Marittimo".

C’è un problema sicurezza per gli adolescenti, e non solo, legato al fenomeno delle bande di giovanissimi a Civitanova?

"Direi che non dobbiamo sottovalutare, ma nemmeno enfatizzare o distorcere la realtà. Dalle immagini delle telecamere si vede che non c’è stata una rissa, ma una lite tra due o tre ragazzi cominciata probabilmente nella zona del Varco e poi culminata sotto la Capitaneria. Sulla base degli accertamenti delle forze dell’ordine non ci sarebbe stato alcun appuntamento organizzato tra i ragazzi per arrivare allo scontro. Comunque non dobbiamo abbassare la guardia né stare tranquilli".

Però molti genitori sono preoccupati per quanto accade.

"Civitanova è cresciuta molto in questi anni, è diventata punto di riferimento di regioni vicine, il che crea movimento ma pure criticità. Detto questo, non esiste un problema sicurezza anche perché sul fronte del controllo è stato fatto un grande lavoro anche con le forze dell’ordine. I problemi del mondo giovanile sono semmai legati a dinamiche sociali".

E come si interviene?

"Domani (oggi, n.d.r.) è prevista in Prefettura la riunione del Comitato tecnico per l’ordine e la sicurezza pubblica. Io non sono in città in questi giorni e al mio posto andrà Giuseppe Cognigni e verranno evidenziati i fatti accaduti. Poi, da lunedì prossimo e fino al 31 agosto il presidio notturno della polizia municipale passerà da una a due pattuglie. Però, sono convinto che questo fenomeno si possa contrastare anzitutto con il lavoro fatto nelle scuole e in famiglia. Poi, il Comune ha servizi e personale dedicato che in città intercettano il disagio giovanile per trasformarlo in azioni positive e che sta dando risultati. Obiettivo dell’amministrazione comunale è potenziarlo e continuare a portare avanti il lavoro fatto".