Evasione a Civitanova, sequestrate due case a un imprenditore

Debito di quasi un milione

Evasione fiscale, le indagini della Finanza (Foto d'archivio Cusa)

Evasione fiscale, le indagini della Finanza (Foto d'archivio Cusa)

Civitanova Marche (Macerata), 5 ottobre 2019 - Aveva messo in piedi una serie di raggiri per evitare di pagare un debito di quasi un milione di euro nei confronti dell’erario, accumulato in seguito a reati fiscali, e ha provato a sottrarre all’attenzione del Stato, e in modo fraudolento, parte del proprio patrimonio immobiliare. Tutto questo risulta dalle indagini della Guardia di finanza: scoperta un’operazione che avrebbe mirato a eludere le procedure di riscossione coattiva e basata sulla finta vendita alla figlia di due appartamenti di cui era proprietario a Civitanova, così che potessero sfuggire a eventuali azioni di rivalsa. A presentargli in conto è stata la Guardia di finanza della Compagnia di Civitanova. Gli uomini del comandante Tiziano Capua hanno concluso un’articolata indagine di polizia economico-finanziaria e giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, nei confronti di un maceratese, amministratore di una società della costa, operante nel settore antincendio.

Le indagini hanno riguardato l’analisi approfondita di una serie di operazioni da lui compiute per evitare di pagare un debito erariale di circa 850.000 euro, accertato dall’Agenzia delle Entrate e maturato per violazioni di natura fiscale. Sulla base di quanto gli contestano le Fiamme Gialle, in modo fraudolento avrebbe messo in atto una serie di escamotage con l’obiettivo di creare tutte le condizioni giuridiche per sfuggire alla riscossione coattiva della somma. In particolare, consapevole di essere debitore per iscrizioni a ruolo di natura erariali, avrebbe simulato la cessione di due appartamenti in favore della figlia, riservandosi tuttavia il diritto di abitazione a vita, in questo modo continuando ad avere la piena disponibilità dei locali.

La Guardia di finanza di Civitanova ha portato alla luce il giochetto e gli ha contestato il reato di sottrazione fraudolenta, finalizzata a non pagare le imposte. In relazione a quanto accertato dai finanziari, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Macerata ha disposto, su richiesta della Procura della Repubblica, il sequestro preventivo per la confisca diretta degli immobili che sono stati oggetto della compravendita tra padre e figlia. Un altro colpo al fenomeno dell’evasione fiscale in una lotta quotidiana della Guardia di Finanza per colpire i furbetti e recuperare risorse sottratte allo Stato e agli enti locali.