Fondi per il comparto Trieste

Cinque milioni e mezzo dal ministero, il sindaco Ciarapica: "Ci porteremo gli uffici tecnici"

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di Giuliano Forani

Il 2021 ha portato un sacco di guai a tutti, ma si è chiuso per Civitanova e altri Comuni come nessuno se l’aspettava: cinque milioni e mezzo erogati dal ministero degli interni, che serviranno per recuperare, nel quadro dei piani di rigenerazione urbana, il comparto Trieste, un corpo di fabbrica di oltre 4mila metri quadrati, che fa pendant con palazzo Sforza e il cine-teatro Rossini. Da oltre quarant’anni è inutilizzato, tranne alcuni locali recuperati di recente e adibiti a uffici. Da altrettanti anni si parla di recupero. In precedenza, quei locali ospitavano le scuole elementari e medie. Dopo la chiusura, il primo a proporre una soluzione fu l’avvocato Alfredo Squadroni, allora assessore nella giunta Bertoni. Da buon liberale, Squadroni credeva nella collaborazione tra pubblico e privato e propose di affidare la ristrutturazione del comparto a un noto istituto bancario milanese interessato all’intervento. Il Comune avrebbe ottenuto spazi in misura da concordare. Negli anni successivi, il problema fu posto a più riprese e ci furono anche progetti che ipotizzarono il trasferimento del cine-teatro Rossini nella zona Ceccotti. L’ipotesi naufragò, lo spostamento del Rossini ne fu uno dei motivi. Più di recente si parlò del recupero del comparto tramite autofinanziamento: il Comune avrebbe messo in vendita la palazzina tecnologica e utilizzato il ricavato per ristrutturare l’immobile, dove sarebbero stati trasferiti tutti gli uffici tecnici. Rimase sempre e solo un’ipotesi. Ora ci sono 5 milioni e 500mila euro del ministero e il discorso si fa più serio. "La notizia ha colto di sorpresa anche me – dice il sindaco Fabrizio Ciarapica –. Avevamo inoltrato la richiesta mesi fa ed eravamo fiduciosi che sarebbe andata a buon fine, ho saputo del finanziamento proprio l’ultimo dell’anno". Come saranno utilizzati quei 4mila metri quadrati una volta recuperati? E che cosa prevede il progetto? "Il progetto ancora non c’è – dice il sindaco –, per inserirsi tra i candidati al finanziamento erano state chieste solo delle schede, nelle quali dovevamo indicare l’uso che avremmo fatto dei locali. Abbiamo indicato il trasferimento degli uffici tecnici e la destinazione a finalità sociali. In sostanza, accorperemo agli uffici amministrativi di palazzo Sforza quelli tecnici oggi dislocati in via Marinetti. E poi spazi per le famiglie, centro di ascolto, sportelli vari a servizio del Comune e dell’ambito. È stato un bòtto di fine anno, che finalmente mette la parola fine a tante ipotesi e proposte di non facile attuazione. Vorrei anche precisare che ai 5 milioni di euro del ministero noi ne aggiungeremo altri 500mila, una cosa che avevamo inserito anche nelle schede". Il comparto Trieste si sviluppa su quattro piani, mille metri quadrati per ogni piano. Un cortile, inutilizzato anch’esso, lo unisce con il ‘Rossini’.