Civitanova, il funerale di Enzo Bagalini. L’applauso dei ragazzi

Folla per l’ultimo saluto e una casacca da basket

IL GIORNO DEL DOLORE Centinaia di persone hanno voluto dare  l’estremo saluto all’imprenditore Enzo Bagalini nella chiesa di San Giuseppe Operaio (foto Federico De Marco)

IL GIORNO DEL DOLORE Centinaia di persone hanno voluto dare l’estremo saluto all’imprenditore Enzo Bagalini nella chiesa di San Giuseppe Operaio (foto Federico De Marco)

Cvitanova, 26 maggio 2018 - ​Una folla, silenziosa e immersa nel dolore, ha aspettato l’uscita del feretro di Enzo Bagalini, l’imprenditore edile morto a 61 anni all’ospedale di Torrette, per le conseguenze riportate in un incidente sul lavoro. Troppo numerosa per essere contenuta nella chiesa di San Giuseppe Operaio, dove ieri pomeriggio si è svolto il funerale. Così in centinaia e centinaia hanno atteso pazientemente sul sagrato, ascoltando le parole del parroco, don Andrea Verdecchia, diffuse da altoparlanti collegati con l’esterno. Nessuno, infatti, ha voluto rinunciare a essere presente nel ricordo di una persona davvero stimata e benvoluta, e tutti hanno con sincerità sentito il bisogno di dimostrare con la loro presenza la vicinanza alla sua famiglia.

«Oggi – ha detto ieri, del resto, don Andrea – non saremmo così partecipi, se Enzo non avesse fatto della sua vita una dimora dell’amore». «La vita di Enzo – ha ribadito il parrocco – è stato un continuo costruire amore, nella sua stupenda famiglia e nel suo lavoro con professionalità indiscutibile. Vedete, questo nostro altare è stato donato da lui, durante i lavori di ristrutturazione della chiesa. Lui ci ha offerto la mensa dell’eucarestia. Quando la famiglia ha deciso di donare i suoi organi, ho pensato a quanto questo nostro altare sia da oggi ancora più ricco di senso: tante persone grazie a te, Enzo, hanno ricevuto una speranza nuova. Una nuova vita». La salma dell’imprenditore era già arrivata ieri alle 13 dall’ospedale di Torrette, dove Bagalini è stato ricoverato per otto giorni, nel reparto di rianimazione, prima di spirare. La notizia del decesso, dopo tanta speranza, ha sconvolto l’intera comunità. Perché Bagalini era molto conosciuto in città, lavoratore che si era fatto da sé, creando dal basso un’azienda con onestà, e grande dedizione.

Il cordoglio ha coinvolto non solo i familiari, gli amici e i colleghi, ma anche il mondo sportivo. Bagalini era appassionato infatti di podismo e di pallacanestro: era dirigente della «Picchio Basket». C’è stato infatti chi ha lasciato sulla bara una casacca della Virtus basket e un cordone di giovani cestisti ha accolto il feretro fuori dalla chiesa con un lunghissimo applauso. C’erano anche molti volti noti del mondo amministrativo civitanovese e dell’imprenditoria, come la deputata Mirella Emiliozzi, l’assessore Ermanno Carassai e Germano Ercoli. Bagalini lascia la moglie Anna Angelini, i figli Elisabetta, Ilaria, Emanuele, la mamma Cesira, il fratello Eraldo. Riposa nel cimitero della città alta.