"Civitanova, gare notturne tra scooter ". Scatta l'esposto

Villa Eugenia, i residenti esasperati lanciano un appello: qui è impossibile dormire, servono maggiori controlli in periferia

I residenti scrivono un esposto, fra gli altri, al prefetto Rolli e al questore Pignataro

I residenti scrivono un esposto, fra gli altri, al prefetto Rolli e al questore Pignataro

Civitanova Marche (Macerata), 2 luglio 2020 - Il Covid-19 ha spostato in periferia la movida molesta, è quanto denunciano le famiglie delle vie Giovanni XXIII, Foscolo, Nievo e D’Annunzio. Siamo nel quartiere San Marone, area Villa Eugenia; avviata una petizione finalizzata a un esposto collettivo da inviare al sindaco, al prefetto, al questore e al comando della polizia municipale. Un fenomeno denunciato da diversi cittadini già in passato, ma che quest’anno sta assumendo proporzioni preoccupanti e raggiungendo livelli intollerabili, spiegano i residenti di quelle zone. Sotto accusa le notti, questa la nota dolente, sia quelle nei weekend che quelle nei giorni feriali, e quando di notte non si dorme le cose si fanno serie per chi lavora o, magari, per chi non gode di per sè di una salute di ferro.

È storia, questa, di fracassoni e giovanotti incoscienti, molti dei quali sarebbero minorenni. Tutta colpa del Covid, dunque, che ha chiuso le scuole liberandoli da sveglie mattutine, ripasso di lezioni e quant’altro, per cui di notte possono scatenarsi fino alle ore piccole e purtroppo lo fanno, senza rispetto delle regole e i diritti altrui. I residenti reagiscono e a dargliene modo è soprattutto il dover assistere impotenti alla trasformazione delle loro vie in rumorose piste da corsa, dove scooter e moto dalle marmitte manomesse danno vita a corse sfrenate seguite da urla, strombazzamenti e via dicendo. Notti insonni, per farla breve, perchè le scorribande notturne cominciano a un orario preciso, dalla mezzanotte vanno avanti fino alle tre o quattro del mattino, dopo l’apertura di una notissima e accogliente pasticceria, la quale, sia chiaro, nulla c’entra con quello che succede nelle vie adiacenti.

"I centauri non si limitano a transitare ma gareggiano tra loro –, si legge nell’esposto – non rispettando i segnali, suonando ripetutamente il clacson, lanciando forti urla e mettendo a repentaglio, oltre alla propria sicurezza, il diritto altrui al riposo". Nell’esposto si spiega poi come queste corse pazze finiscano al largo Pablo Neruda dove si danno appuntamento decine e decine di scooteristi. Adombrato anche il sospetto di spaccio, notizia però, si precisa, solo riferita e non verificata. Si tratta comunque di disturbo della quiete pubblica, per i residenti, che esprimono anche il timore di qualche gesto inconsulto da parte di qualche cittadino esasperato. Quel che chiedono è chiaro: è possibile estendere i controlli anche nella periferia per porre fine a tali comportamenti?