Giuseppe Rossi morto, stroncato da malore mentre pota gli ulivi

Choc a Porto Potenza, la vittima aveva 82 anni. Trovato morto dai familiari nel campo

Il comandante Amicucci (foto De Marco)

Il comandante Amicucci (foto De Marco)

Potenza Picena, 19 novembre 2019 - Va a potare come ogni pomeriggio i suoi ulivi, quando accusa un malore e viene ritrovato dai parenti, steso a terra e ormai privo di vita. Non c’è stato niente da fare per Giuseppe Rossi, ex muratore di 82 anni, residente a Porto Potenza. Ieri mattina, il pensionato si trovava nella sua abitazione, dove viveva con i familiari. Poi, dopo pranzo, aveva preso l’auto ed era andato a dare un’occhiata al suo orto in via Antonelli e Tebaldi, in contrada Fosso a Mare, a Porto Potenza, a non troppa distanza dalla fabbrica della GoldenPlast.

Da circa dieci anni aveva infatti comprato quell’appezzamento agricolo, dove andava ogni giorno a passare il tempo, prendendosi cura dei suoi cari ulivi. Quindi, con delle cesoie in mano aveva cominciato a potare alcune piante. Improvvisamente, però, è stato colto da un malore, che in poco tempo non gli ha lasciato scampo. Soltanto verso le 18, i familiari hanno cominciato a preoccuparsi, perché l’82enne aveva l’abitudine di rientrare a casa al massimo entro le 15.30. 

A quel punto, il figlio Franco e il nipote Giacomo, alquanto allarmati, hanno deciso di andare a controllare nell’orto in contrada Fosso a Mare, per capire la ragione di quel ritardo a dir poco strano. Ma una volta lì, i due non hanno potuto fare altro che notare il corpo del loro familiare riverso a terra, vicino a una pianta di ulivo. Temendo che l’anziano fosse caduto dall’albero, hanno immediatamente chiamato i soccorsi, ma per l’uomo era già troppo tardi. Sul posto, poco dopo, sono arrivate un’ambulanza del 118 e una pattuglia dei carabinieri della stazione di Porto Potenza per tutti i rilievi del caso.

Gli operatori sanitari hanno così accertato che l’uomo era deceduto nel pomeriggio per delle cause naturali. I carabinieri hanno escluso che la morte fosse stata causata da una caduta dall’albero, in quanto la pianta era molto bassa, tale da non potere causare un trauma così grave. Inoltre, tutti gli attrezzi ritrovati là attorno per potare le piante erano posti a terra con un certo ordine.

Verso le 19.30, la salma è stata poi prelevata e portata nella camera ardente dell’impresa funebre Carestia a Potenza Picena. L’uomo lascia così il fratello Vincenzo, le sorelle Bruna, Maria e Gabriella, il figlio Franco e poi i nipoti Giacomo e Martina.