"I lupi seguono prede, non attaccano l’uomo"

Spaterna, docente Unicam, spiega gli ultimi avvistamenti: "Ci temono, non si avvicinano quando percepiscono la nostra presenza"

Migration

di Giorgio Giannaccini

"In generale i lupi non attaccano l’uomo. Qualora li si incontrasse, soprattutto se madri con cuccioli, è bene non avvicinarsi, non offrire cibo, ma allontanarsi lentamente". Andrea Spaterna, presidente del parco nazionale dei Monti Sibillini e docente di semeiotica e patologia medica veterinaria all’Università di Camerino, dà rassicurazioni dopo i recenti avvistamenti di lupi sulla costa. In particolare, la scorsa settimana un esemplare era stato notato nella zona di Montarice a Porto Recanati, ma negli ultimi due anni diversi lupi sono stati visti a più riprese nella campagna di Porto Potenza, tra contrada Acquabona, Fosso a mare, Fornace Antonelli e contrada Alvata.

Professore Spaterna, tra il parco nazionale dei Monti Sibillini e la provincia di Macerata, quanti esemplari di lupi ci sono in circolazione?

"Noi, come parco, possiamo fornire dati riferiti ai monitoraggi che vengono compiuti periodicamente dai nostri tecnici all’interno dell’area protetta. In base a tali dati, si può stimare un numero che oscilla tra le 60 e le 70 unità, distribuite in circa 11-14 nuclei familiari. Occorre poi considerare che i territori di alcuni nuclei familiari si estendono anche al di fuori dei confini del parco".

Come si può spiegare la loro presenza a poca distanza dalla costa? Qual è il motivo di tale migrazione?

"Si spiega per il fatto che questi animali vanno in cerca di cibo e se il cibo, inteso come caprioli e cinghiali, si sposta in aree più antropizzate, ecco che il lupo li segue. Non solo: l’alimentazione del lupo è costituita anche da carcasse di animali e rifiuti, per cui in questa sua ricerca può avvicinarsi a contesti urbani dove è più facile procurarsi scarti alimentari, ma anche animali da cortile e persino cani e gatti se incustoditi".

Degli agricoltori si sono visti uccidere i propri animali da allevamento in cortile. C’è un modo per metterli al sicuro?

"Intanto vi è un problema di custodia, perché se si utilizzano strutture adeguate e recinti elettrificati si può quanto meno mitigare il rischio. Inoltre, si può incentivare l’acquisto di cani da guardia per le greggi, che devono essere tuttavia messi in idonee strutture protettive, almeno durante la notte. Comprendiamo il disagio e il danno economico patito dagli allevatori, ma ricordo che vi è la possibilità di accedere agli indennizzi per i capi di bestiame uccisi. È pur vero, però, che i danni dovuti alle predazioni dei lupi sono almeno cinque volte inferiori a quelli causati dai cinghiali. Il lupo ha rischiato l’estinzione, è una specie protetta".

Ma i lupi sono pericolosi o no per gli uomini, quindi potrebbero attaccare una persona? "Sono secoli che non viene documentata un’aggressione e solo di recente vi è stato un caso in Abruzzo. I lupi, e in generale tutti gli animali, temono l’uomo e non si avvicinano quando ne percepiscono la presenza. È quindi importante evitare di incoraggiare questi animali a prendere confidenza con gli esseri umani, evitando in particolare di rendere disponibili risorse alimentari, quali rifiuti".