Il pisello di Montesanto tra le eccellenze di Tipicità

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Una vetrina all’insegna della riscoperta del ‘pisello di Montesanto’. Per il Comune di Potenza Picena si è chiusa anche quest’anno l’esperienza di Tipicità, dove ha partecipato con uno stand allestito dalle due Pro loco e dall’Associazione dei ristoratori di Potenza Picena. "Il bilancio è positivo – spiega l’assessore al Turismo e alla Cultura, Tommaso Ruffini – e conferma come la strada della valorizzazione della nostra identità sia quella giusta". E l’identità spesso parte dalle materie prime. Un piccolo produttore locale, la volontà di riscoprire i sapori di un tempo e la maestria di chi li mette in pentola: questi gli ingredienti dell’iniziativa dedicata al ‘pisello di Montesanto’: "Si tratta di una tipologia di legume – ha spiegato Ruffini - che i nostri nonni mettevano in tavola quotidianamente. E che era oggetto anche di una storica sagra". Piccola dimensione, dolcissimo al palato, il pisello di Montesanto si è perso nei meandri del tempo. Fino alla sua riscoperta, qualche anno fa. "Grazie al lavoro svolto in sinergia con l’Assam, siamo riusciti a ricostruire il genoma di questa tipologia di pisello, riportandolo a nuova vita. La disponibilità dell’azienda agricola Mamma Viola ne ha ufficialmente riavviato la coltivazione, seppur con numeri ancora ridotti". Così, a Tipicità, il pisello di Montesanto è finito nel piatto, al fianco delle celeberrime seppie, frutto del lavoro dell’associazione ristoratori potentina, guidata da Devid Pellini.