In frantumi la vetrata dell’ex pizzeria Camelot

Il sospetto è che dietro all’atto vandalico ci siano due minori soccorsi poco prima dai sanitari del 118 per aver assunto alcol e droga

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di Giorgio Giannaccini

L’ex pizzeria Camelot, ormai chiusa da tempo, è stata danneggiata nottetempo da alcuni vandali, che hanno frantumato parte della recinzione esterna in legno per poi spaccare la vetrata di una portafinestra, con l’intento forse di voler entrare all’interno del locale. E, dietro a tutto ciò, il primo sospetto ricade ora su due minori, che poco prima erano stati soccorsi là vicino dal 118, perché avevano assunto un’ingente quantità di alcol e droga, tanto da perdere i sensi. E’ quanto avvenuto nei giorni scorsi, lungo la parte nord di Porto Recanati. Tutto è cominciato a tarda ora, quando l’ambulanza del 118 è intervenuta in piazza Kronberg. Lì sono stati trovati due minorenni che erano svenuti. Gli operatori sanitari li hanno soccorsi, constatando in breve che i due si erano sentiti male dopo aver mischiato droga e alcol: sono stati portati al pronto soccorso di Civitanova. Poco più tardi, però, Emanuela Pigini, proprietaria dell’immobile dove fino a pochi mesi fa sorgeva l’ex pizzeria Camelot, situato sempre in piazza Kronberg, è stata allertata da un vicino, che le ha riferito che il locale era stato appena danneggiato. La donna, insieme a una pattuglia della polizia locale, si è recata nell’ex pizzeria per controllare cosa fosse realmente successo. Una volta arrivata, ha potuto constatare con gli agenti che una balaustra in legno dell’immobile era stata fatta in frantumi, così come era stato spaccato il vetro di una portafinestra. Un’ipotesi è che i balordi non volessero solo danneggiare il locale, ma pure entrarci dentro con intenti loschi. Sta di fatto che, di conseguenza, è stato svolto subito dopo un sopralluogo all’interno dell’ex pizzeria-pub, ma nulla era fuori posto e si escluderebbe il fatto che i vandali siano alla fine riusciti a intrufolarsi nel locale. La donna ha sporto denuncia contro ignoti alla caserma dei carabinieri di Porto Recanati. Al vaglio degli inquirenti sono finite le immagini di videosorveglianza, per capire se i due episodi siano collegati e in particolare se quei due minorenni, che si erano sentiti male, sarebbero anche gli autori di tale bravata. "Ormai quella piazza è diventata un luogo abbandonato, dove giovanissimi bivaccano e fanno anche tanto altro", è lo sfogo di Emanuela Pigini.