"In pinacoteca alla scoperta della bellezza"

La direttrice Enrica Bruni: percorso rivoluzionato e opere di grande pregio. "All’auditorium mostra dedicata a Wladimiro Tulli"

di Enrico Panichelli

"Per celebrare i cinquant’anni dalla fondazione abbiamo rinnovato totalmente la pinacoteca sia dal punto di vista architettonico che da quello prettamente espositivo. Il percorso è stato rivoluzionato con una selezione di opere disposte in modo tale che siano valorizzate dai nuovi ambienti, più spaziosi e illuminati". Parole di Enrica Bruni, direttrice della pinacoteca civica Marco Moretti di Civitanova Alta, protagonista in questi giorni di una serie di aperture straordinarie dopo i restauri. "Nell’offerta della pinacoteca – aggiunge la direttrice Bruni – si innesta anche il giardino, rimodernato, dove terremo non solo mostre, ma anche iniziative di carattere culturale, come presentazioni di libri. Inoltre, donazioni e acquisizioni ci permettono di esporre opere di numerosi artisti di prestigio. Parliamo delle sculture di Valeriano Trubbiani, di due quadri della famiglia Bruni-Stronati e di Wladimiro Tulli, al quale, per i cento anni dalla nascita, nella stagione estiva dedicheremo al Sant’Agostino una mostra centrata sull’ultimo periodo della produzione artistica. Sono opere coloratissime, che comporranno un’esposizione avvincente e accattivante: trenta lavori tra quadri e opere ceramiche. Si tratta dell’ultimo atto di un trittico di mostre dedicate a Tulli, che cementifica la collaborazione assidua con Macerata e Recanati, fautrici con Civitanova di un progetto sinergico per valorizzare un artista di assoluto rilievo. Inoltre, disponiamo dei prestiti temporanei dell’aerofuturista Tullio Crali, protagonista di un’opera di rivalutazione a livello internazionale. Parliamo di un artista cui sono state dedicate personali a New York, a Londra e al Guggenheim di Bilbao". La direttrice Bruni si sofferma poi sui risultati ottenuti di recente, testimoniati dalla soddisfazione dei visitatori. "Abbiamo sofferto molto per il Covid, ma stiamo recuperando, c’è un incredibile desiderio di bellezza e conoscenza – osserva –. C’è stata la riscoperta di un’anima culturale che può dare molto per entrare in un circuito come quello delle vacanze lente, a misura d’uomo. In questi giorni di apertura straordinaria abbiamo visto grande partecipazione della cittadinanza. Ha riscosso notevoli apprezzamenti anche il teatro storico Annibal Caro. Normalmente è frequentato soprattutto durante la stagione teatrale, invece in molti sono arrivati per riscoprire la sua bellezza attraverso le visite guidate. Ci ha aiutati a catturare l’attenzione una macchina scenica del 1872, che riproduce il rumore del temporale. Si tratta di curiosità che cittadini e turisti apprezzano e che li aiutano a non dare per scontate le meraviglie disseminate nel nostro territorio, insieme a tutta la storia, che si portano dietro".