Civitanova Marche, ingoia la droga e aggredisce i poliziotti

Tunisino fermato in un bar di via Montenero. Dopo l’arresto è tornato in libertà

È intervenuta la polizia

È intervenuta la polizia

Civitanova, 31 marzo 2019 – Aveva nascosto la cocaina nel corpo, ma questo non è bastato a un tunisino, Mohamed Alì Ben Nasr, per evitare che la polizia lo arrestasse. Gli agenti del commissariato tenevano d’occhio da qualche giorno il 36enne, che bazzicava soprattutto la zona dello stadio e il centro, e più volte era stato visto in compagnia di soggetti noti come assuntori di stupefacenti.

Venerdì, dunque, la polizia lo ha fermato in un bar di via Montenero. Il tunisino ha reagito in maniera violenta, con calci e pugni, per evitare di essere bloccato. Gli agenti hanno avuto l’impressione che stesse cercando di ingoiare qualcosa, e visto anche il tentativo di sottrarsi ai controlli, hanno pensato fosse il caso di perquisirlo. Addosso, nascosto negli slip, aveva un pacchetto di sigarette pieno di ritagli di cellophane, usati per il confezionamento della droga, e gli è stato trovato anche un bilancino elettronico di precisione. Portato in commissariato, il 36enne ha ammesso di avere ingoiato cinque dosi di cocaina.

Da lì è stato quindi accompagnato in ospedale e sottoposto alla radiografia dell’addome, ma dall’esame non è emerso nulla di anomalo. Gli agenti, allora, hanno approfondito i controlli, e così hanno trovato un pacchetto in cellophane. Il pacchetto conteneva 5 grammi di cocaina. Un altro involucro termosaldato, con 0,5 grammi della stessa sostanza, è stato trovato sul sedile dell’auto con cui era stato portato al pronto soccorso per gli esami. A quel punto per lui sono scattate le manette, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di stupefacenti. Ieri mattina in tribunale, a Macerata, il giudice Enrico Pananggi ha convalidato l’arresto. Poi, su richiesta del pubblico ministero Francesca D’Arienzo, ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma al commissariato.

Il processo per direttissima si terrà il 18 aprile, dato che l’avvocato difensore, Domenico Biasco, ha chiesto un rinvio. Ben Nasr, che non ha nessun precedente penale, in udienza ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Intanto la polizia continuerà le indagini. Oltre alla cocaina, è stato messo sotto sequestro il suo cellulare, che sarà dunque utile per rintracciare fornitori e poi clienti.