La Lampara di Civitanova in vendita: "Poco personale e caro bollette"

Roberto Broccolo intenzionato a chiudere: manca il ricambio generazionale, pochi cuochi disponibili e spese di luce e gas alle stelle

Civitanova Marche, 6 novembre 2022 - "In tre anni ho dovuto cambiare almeno 10-12 cuochi. Tra questi nessun civitanovese. L’ultimo ha appena avuto un figlio. Per questioni logistiche familiari ha dovuto abbandonare". Parola di Roberto Broccolo, 64 anni, titolare della storica pizzeria-ristorante "La Lampara", situata al capolinea del lungomare nord di Fontespina, immortalata anche nel film di Stelvio Massi "Un poliziotto scomodo" (1978). "Nel prossimo mese di giugno andrò in pensione, per cui ho deciso di mettere in vendita sia il ristorante che il complesso – spiega con un po’ di amarezza Broccolo, accarezzando d’altra parte l’idea di ritrovare una libertà personale sacrificata per tutta la vita agli orari dell’attività –. Comprendente tre appartamenti, affittati normalmente da aprile a settembre come "Casa vacanza", proprio di fronte al mare, gettonati dai clienti storici anche in alcuni giorni delle festività invernali". E’ una vera svolta storica per Fontespina, tenuto conto che la famiglia Broccolo è stata l’alfiere del turismo civitanovese con l’omonimo hotel in via Marco Polo, con tanto di campo da tennis che negli anni sessanta aveva solo l’hotel Miramare.

Il titolare di ’La Lampara’, Roberto Broccolo, pronto al pensionamento
Il titolare di ’La Lampara’, Roberto Broccolo, pronto al pensionamento

I figli non ne vogliono sapere di continuare?

"Hanno scelto altre strade: una fa la fotografa, mentre l’altro insegna all’istituto di agraria di Macerata".

La difficoltà a trovare personale quando si è manifestata esattamente?

"Con il Covid sono stato costretto ad eliminare la pizzeria ed ho cercato di mandare avanti il ristorante, con il sottoscritto ai fornelli, per sopperire all’andirivieni a singhiozzo dei cuochi".

Perché i giovani non vogliono fare i cuochi? Si guadagna poco?

"Da noi, per le classiche otto ore, lo stipendio è di 1.500 euro. Però oggi quasi nessuno vuole fare il doppio turno: pranzo e cena. Inoltre l’impegno cumulativo ­ al sabato e alla domenica viene un po’ osteggiato".

Il caro bollette ha inciso in questa sua decisione?

"Nell’agosto 2021 per l’energia elettrica ho pagato 1.441 euro, mentre nell’agosto di quest’anno siamo arrivati a 5.684. Per il gas ci siamo salvati con il semplice raddoppio: da 1.300 a 2.600. L’insieme di tutti questi fattori negativi che ho elencato, con la pensione ormai alle porte, spinge qualsiasi persona della mia età a gettare la spugna, per ritrovare la sua libertà personale. In un altro contesto storico-economico sono sicuro che quelli della mia generazione, con struttura propria, avrebbero avuto ancora l’entusiasmo per andare avanti".