La Squadroni punta al ’metodo Spazzafumo’

"Se un sindaco ha fallito è sbagliato riproporlo. Il mio obiettivo è un’aggregazione trasversale che sconfigga la cattiva gestione pubblica"

Migration

Silvia Squadroni si è incontrata giovedì scorso, a San Benedetto del Tronto, con il sindaco Antonio Spazzafumo, trattenendosi anche con il coordinatore della sua campagna elettorale, condividendone metodi e programmi, l’intuizione di coalizzare realtà civiche e poi vincere al ballottaggio contro il sindaco uscente, Pasqualino Piunti, imposto da Forza Italia. Fischiano le orecchie a Ciarapica a Civitanova.

"Non entro - spiega la candidata sindaca della civica ’SiAmo Civitanova’ - nelle dinamiche dei partiti tradizionali che non comprendo. Se un sindaco ha fallito non è possibile, né politicamente accettabile, ricandidarlo. Né subire i diktat di una forza politica minoritaria la cui base è contraria alla ricandidatura. L’alternativa è l’aggregazione di tutte le forze politiche che, trasversalmente, trarranno consensi dalla società civile coinvolgendole in un unico grande progetto, senza pregiudiziali ideologiche". Obiettivo, esportare il modello Spazzafumo "nelle cui liste - dice - c’erano candidati provenienti dalla destra sociale e dalla sinistra massimalista: una sorta di governo di salvezza pubblica". Per la Squadroni la battaglia "si concentra principalmente nell’evitare che chi ha governato negli ultimi 5 anni torni per i prossimi 5. Questo potrà avvenire convincendo i civitanovesi su un programma costruito insieme per risolvere i problemi di tutti. Spazzafumo ci è riuscito. Peraltro sto incontrando, in questi giorni, forze politiche di tutte le estrazioni, nella speranza comprendano che la posta in gioco è altissima". Si è confrontata anche con il presidente della Regione, Acquaroli: "Che dice di Civitanova? Per il ruolo che riveste non può certo esprimersi. Eletto da un centrodestra unito dovrà, giocoforza, uniformarsi alla scelta delle segreterie nazionali. Lo comprendo, come comprendo che perdere Civitanova costituirebbe per il centrodestra l’ennesimo schiaffo. Ma, il mio è e resta un metodo diverso, che sostiene un progetto nuovo in cui uomini e donne moderati di destra si uniranno a uomini e donne moderati di sinistra per sconfiggere un avversario comune: la cattiva gestione della cosa pubblica".