
I quattro giovani tra i 20 e i 30 anni sono stati fermati dopo un lungo inseguimento
Civitanova, 2 aprile 2025 – Quattro arresti e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tutti i soggetti sono ragazzi tra i 20 e i 30 anni residenti nel comune di Cerignola (Foggia), ritenuti responsabili del furto di due auto, avvenuto nel luglio 2024 a Macerata e Ancona.
Arresti e accertamenti investigativi
I carabinieri della Compagnia di Civitanova, supportati dai militari del comando provinciale di Foggia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Macerata, arrestando quattro giovani e imponendo a un quinto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Dettagli delle indagini
Le indagini sono state condotte dai carabinieri delle stazioni di Montecosaro e Civitanova, insieme al nucleo operativo. Tutto è iniziato lo scorso luglio, quando una pattuglia ha intercettato due auto, un’Audi A1 e una Ford Fiesta, che durante la notte a Montecosaro non si erano fermate all’alt. È iniziato un inseguimento, al termine del quale i ladri hanno abbandonato i veicoli in campagna, fuggendo a piedi.
L’Audi era stata rubata a Macerata. La Ford Fiesta era stata contraffatta nel numero di telaio e targa, essendo stata rubata alcune settimane prima ad Ancona.
Le ricerche hanno portato a individuare alla stazione ferroviaria di Civitanova i presunti responsabili: cinque giovani di Cerignola, con precedenti penali. Sulle auto rubate sono stati ritrovati arnesi da scasso e strumenti elettronici per furti di veicoli, oltre a impronte digitali compatibili con quelle degli indagati.
Conseguenze e proseguimento delle indagini
L'analisi delle telecamere di videosorveglianza e delle celle telefoniche ha supportato le risultanze investigative, condivise dall’autorità giudiziaria e portando all’emissione dei provvedimenti cautelari del gip di Macerata. Gli indagati sono stati raggiunti e arrestati all’alba nelle rispettive abitazioni dalla Compagnia di Civitanova. Per quattro di loro sono stati applicati gli arresti domiciliari, mentre per il quinto è stato applicato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le indagini continuano per verificare se gli indagati siano coinvolti in ulteriori episodi sul territorio.