Civitanova, ladri impantanati con la ruspa

Escavatore rubato dal deposito dell’Atac trovato alla foce del Chienti

LE INDAGINI I carabinieri della Compagnia di Civitanova

LE INDAGINI I carabinieri della Compagnia di Civitanova

Civitanova Marche, 2 aprile 2019 - Tentano di rubare un vecchio escavatore parcheggiato nel deposito Atac, in via Del Casone. L’impresa era riuscita ai ladri, ma poi ci ha pensato l’imperizia dell’improvvisato conduttore a mandare tutto a monte. Forse per evitare la Statale e non dare nell’occhio, infatti, si è diretto verso il fiume Chienti, ha tentato di attraversarlo, ma è rimasto impantanato, rimediando una figura barbina. Come dire: il diavolo fa le pentole, ma spesso dimentica i coperchi. Risultato: la stramba impresa ladresca è naufragata miseramente e una volta accortisi che uscire dal guado era impossibile, i malviventi hanno abbandonato tutto e si sono dati alla fuga. Il mezzo è rimasto lì fino a ieri mattina e quando gli operatori Atac si sono resi conto del furto, non hanno fatto difficoltà a venire a capo della situazione.

Il tecnico Stefano Trillini e alcuni operai, infatti, hanno seguito le tracce che li portavano al Chienti e hanno subito avvistato l’escavatore impantanato tra le sabbie. Le operazioni di recupero non sono state difficili. Sul posto si è portato anche un mezzo di soccorso, ma di fatto non si è reso necessario l’intervento, perché al recupero ha provveduto Alberto Ninonà, conduttore storico di tali attrezzi, che con l’aiuto dei colleghi, e grazie alla sua perizia, è riuscito nell’operazione, dove invece avevano fallito i malviventi. Rimesso in moto l’automezzo e fatte le dovute manovre, l’escavatore è stato estratto dalle sabbie e ricoverato in officina per le riparazioni. Danneggiato il quadro dell’accensione e in parte compromessi anche gli ammortizzatori, ma nella sostanza il vecchio arnese potrà presto tornare a svolgere il suo mestiere.

La domanda che ci si pone oggi, semmai, è a che diavolo potesse servire quell’attrezzo. Forse qualche colpo grosso in vista? Ipotesi non peregrina, visto che difficilmente poteva essere immesso sul mercato. Se tutta l’operazione sia stata ripresa dalle telecamere che controllano il territorio, si saprà solo stamane, nella speranza che le immagini siano illuminanti. Se lo augura, per lo meno, il presidente Atac Massimo Belvederesi. «Provvederemo a estrarre i filmati – dice – e li porteremo ai carabinieri, dai quali depositeremo la circostanziata denuncia, dei fatti».