Le nuove palme come Spelacchio Tutte appassite

Piantate da pochi mesi sul lungomare Piermanni per rimpiazzare quelle attaccate dal punteruolo

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di Lorena Cellini

Palme "Spelacchio" sul lungomare sud. Quelle piantate al posto dei vecchi fusti, eliminati dal Comune di Civitanova perché attaccati dal punteruolo rosso, non hanno attecchito benissimo. Anzi. Le foglie a ventaglio sono di color ruggine, flosce, già secche a pochi mesi dall’innesto delle palme. Non è un bellissimo effetto e naturalmente non sono pochi i cittadini che lo hanno notato e ne chiedono i motivi. Anche perché l’operazione per la piantumazione delle nuove palme sul lungomare sud è costata 145mila euro sulla base del progetto di riqualificazione del lungomare sud affidato dalla giunta comunale nell’ottobre del 2021 al geometra Vincenzo Coscia di Casette D’Ete: 90mila euro stanziati per i lavori e 46mila euro messi a disposizione dell’amministrazione comunale per coprire le spese tecniche. L’intervento prevedeva la piantumazione di ottantadue nuove palme della famiglia "Washingtonia", e di altezza tra i quattro e cinque metri, lungo l’aiuola spartitraffico dell’intero lungomare Piermanni e sugli spazi verdi adiacenti i marciapiedi est e ovest del litorale e, in parte, anche nei giardini del Lido Cluana e del varco sul mare. Le "Washingtonia" sono state messe a dimora al posto delle palme eliminate e al fianco di quelle invece risparmiate dal punteruolo rosso, in tutto 171 piante della famiglia "Phoenix". Le nuove sono state scelte perché presentate come più resistenti all’attacco di parassiti e perché garantivano una durata maggiore nel tempo e l’alloggiamento è stato completato con dei pali tutori in legno per sorreggerle. Oggi, però, tra le "Phoenix" e le "Washingtonia" non c’è proprio gara. Le prime rigogliose, le seconde dall’aspetto deperito: tutte. Una sfilata di palme col ciuffo avvizzito è quello che vede chi passeggia sul lungomare e difficile che ce la facciano a riprendersi per la stagione. Non c’è che da sperare in qualcuno che abbia un pollice verde, per rianimarle.