Leo Falanga
Porto Recanati, 16 luglio 2019 - Lutto nella comunità portorecanatese: se n’è andato Leonida Falanga, detto Leo, stimato veterinario e attivo nel volontariato cittadino. A 54 anni, è morto domenica sera all’ospedale di Loreto, per una brutta malattia che purtroppo non gli ha dato scampo.
Falanga, originario di Napoli, per motivi di lavoro si era trasferito a Porto Recanati all’inizio degli anni ‘90. Qui aveva conosciuto Maria Letizia Maggni, che avrebbe sposato qualche anno dopo. Il 54enne ci aveva messo poco a entrare nel cuore dei portorecanatesi. «Leo – lo ricorda padre Roberto Zorzolo, ex parroco della chiesa di San Giovanni Battista – è stato un grande amico e collaboratore. È stato parte attiva della parrocchia, adoperandosi come catechista e animatore per i ragazzi.
Per anni ha fatto parte del coro della chiesa, sempre con la sua immancabile chitarra fra le mani. Era un napoletano verace, sempre allegro e disponibile allo scherzo. Un uomo tutto casa, famiglia e lavoro, che come pochi sapeva donarsi agli altri. E oggi, ahinoi, parliamo di una grandissima perdita». Falanga era un punto di riferimento. «Era un fratello e ci sostenevamo a vicenda – dice Luciano Chemi, socio di Falanga nell’ambulatorio veterinario in via Bronzini –. Abbiamo condiviso l’avventura professionale dal 2004, ma prima che un collega era uno di famiglia. Tutti i clienti lo amavano, perché sapeva dispensare consigli e tirarti su di morale. Una persona speciale e fantastica, che ha combattuto fino all’ultimo contro la sua malattia».
«Con immenso dolore – ha scritto il comitato Scossicci-Del Sole, il quartiere dove viveva – ci uniamo al cordoglio per la perdita prematura di Leo. Molto attivo nel volontariato, era sempre sorridente e disponibile ad aiutare il prossimo. Ci armiamo di un rispettoso silenzio, e ci stringiamo attorno alla famiglia». Il veterinario lascia la moglie Maria Letizia, la figlia Valentina, la sorella Carla e la nipote Fabiana. La salma è stata composta ieri all’obitorio di Loreto, il funerale sarà oggi alle 15, nella chiesa di San Giovanni Battista. «Non fiori ma offerte a favore della Croce Azzurra», è stato il suo ultimo gesto d’amore prima di morire.