"Lino resterà vivo in ognuno di noi"

Chiesa gremita e diretta su Youtube per il funerale di Palanca. Sulla bara la maglia numero 5 dell’Adriatica

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di Giorgio Giannaccini

Un lungo applauso ha accompagnato l’uscita dalla chiesa del feretro di Lino Palanca, storico, professore, giornalista e studioso portorecanatese morto lunedì, a causa del Covid, nell’ospedale di Torrette, a 74 anni. Ieri mattina era gremita in ogni ordine di posto la chiesa del Preziosissimo Sangue di Porto Recanati, dove si è svolto il funerale. Presenti molti ex allievi del professore e amici di infanzia, oltre al sindaco Andrea Michelini, l’assessore Lorenzo Riccetti, e poi Giuseppe Perfetti, amico e presidente Centro studi portorecanatesi, che era stato fondato da Palanca negli anni Ottanta. A dare l’ultimo commiato c’erano, inoltre, i rappresentanti della locale Associazione nazionale bersaglieri, della Croce Azzurra di Porto Recanati, della Fondazione Ferretti e del Centro educazione ambientale "La Selva" di Castelfidardo. Durante la funzione è stata appoggiata sulla bara la maglia numero 5 di Palanca dell’Adriatica Calcio, la squadra con cui vinse nel 1964 il campionato d’Italia nel torneo Csi (Centro nazionale sportivo). Il funerale è stato tra l’altro trasmesso in diretta sul canale Youtube dell’Unità pastorale di Porto Recanati, per permettere a tutti di seguirlo da lontano, tra cui alla moglie Orietta e alla figlia Mara, in isolamento domiciliare per via del Covid. "L’amore di Dio ci guida in questo pellegrinaggio sulla terra e non andremo a finire nel nulla – ha detto durante l’omelia il parroco don Gabriele Crucianelli -. Lino non è morto, è vivo in noi e in Gesù. Lino ci lascia le sue tante opere a servizio della comunità, della nostra storia e poi quanto ha fatto verso le nuove generazioni con il suo compito di insegnante". Toccante è stata poi la testimonianza fornita da una sua ex allieva al liceo Campana di Osimo, che ha letto davanti a tutti i presenti in chiesa una lettera in sua memoria: "Ricordo le lezioni affascinanti e coinvolgenti di Letteratura francese e gli spunti di riflessione che ci dava, accompagnati da una umanità asciutta e composta, e dalla sua sincerità. Ci ha stimolato la conoscenza e sapeva ispirare con la sua elegante ironia. Le sue parole erano luci dense di significato. E non ci sono parole che possano riassumere e descrivere Lino Palanca. Professore, lei ha e avrà tutta la nostra riconoscenza".