"L’invasione" dei turisti, ma la cultura è in lockdown

Lo sfogo dell’architetto Giannoni che guida i visitatori con "Passeggiando": "Impensabile che chiese e monumenti siano chiusi, hanno ammirato le facciate"

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"Per valorizzare e divulgare con finalità culturali e turistiche il centro storico di Civitanova Alta con le sue ricchezze artistiche – specie d’estate – bisogna darsi una mossa. Non è concepibile che si organizzino manifestazioni da parte di associazioni di base con vero spirito di abnegazione e poi chiese, monumenti, istituzioni culturali restino chiusi al sabato pomeriggio in pieno luglio". Lo sfogo è dell’architetto Roberto Giannoni, consigliere nazionale dell’Archeo Club, un tipo piuttosto sornione, che questa volta – essendo toscano di Fucecchio, il paese di Indro Montanelli – è stato graffiante suo malgrado. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’organizzazione della XXIX edizione di "Passeggiando" tra arte e storia a Civitanova Alta promossa da Centro Studi Civitanovesi e Archeo Club. "Sono venute almeno un cinquantina di persone, in gran parte di fuori Civitanova – spiega Giannoni con un certo disappunto – avevamo preparato un itinerario collaudato, dato che "Passeggiando" ormai si organizza da quasi trent’anni. Ben 26 le tappe e gli angoli da esplorare entro le mura, tutti incantevoli. Però San Francesco era chiusa, Sant’Agostino chiusa, San Paolo chiusa, la Madonna Bella pure, il Teatro Annibal Caro idem. Qui invece c’è da tenere aperto tutto e di più, compresi musei, archivi e pinacoteche. Basta imparare dai centri vicini. Sant’Elpidio a Mare, Montecosaro e Recanati fanno a gara per mostrare le loro ricchezze d’arte. I partecipanti sono rimasti meravigliati dal centro storico di Annibal Caro, però non siamo potuti andare oltre le spiegazioni verbali e osservando – naso all’insù – le facciate dall’esterno". Per fortuna che per l’occasione è stata stampata e distribuita una nuova guida di "Passeggiando", a cura della professoressa Anna Maria Vecchiarelli e del professor Alvise Manni con foto e notizie storiche dei monumenti, portali ed edifici simbolo di Civitanova: Porta Marina, Porta Zoppa, La Rocca, la Tramvia Liberty, il Convento dei Cappuccini presente da 600 anni, Palazzo Frisciotti in via Oberdan, dove nel 1860 ha soggiornato il re Vittorio Emanuele, la storia ed i quadri presenti nella Collegiata di San Paolo, il Palazzo Ducale dei Cesarini Sforza, che da vent’anni non si riesce a restaurare, ingabbiato dai ponteggi. "Tutte cose note da anni se non da decenni, ma è venuto il momento – sostiene Giannoni – di scrollarsi di dosso tutta l’apatia civitanovese. Guardiano alla Romagna ed alla Toscana, dove ogni scrigno è tirato a lucido".

Ennio Ercoli