Maggioranza assente: addio variante Ceccotti

Saltato anche l’ultimo Consiglio della legislatura: servivano solo 8 presenti. Silenzi: "La città va liberata da questa coalizione"

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di Lorena Cellini

Si sfalda in Consiglio comunale l’amministrazione Ciarapica. Nell’ultima seduta (ora scatta lo stop pre elettorale) vanno in scena le torsioni di una maggioranza che venerdì non era riuscita a garantire il numero legale e che la sera del 25 aprile ha lasciato ancora una volta vuoti i banchi. Un flop che ha come conseguenza la mancata approvazione della variante Ceccotti, snodo urbanistico fondamentale per il futuro della città, che resterà ‘zona bianca’.

Ancora una volta niente streaming comunale a documentare quanto accaduto in aula, mostrato invece dalla diretta facebook di Giulio Silenzi. Alle 22 presente solo il segretario generale. Poi si affacciano il sindaco e il presidente del Consiglio comunale, Claudio Morresi, gli assessori Fausto Troiani e Roberta Belletti, ma nessun consigliere del centrodestra è tra i banchi. Alle 22.16 l’appello sancisce lo scioglimento della seduta, il secondo in pochi giorni. Un ruolo potrebbe averlo avuto la mozione presentata da Silenzi per portare in aula la questione morale e chiedere le dimissioni del sindaco dopo il fuori onda in cui Ciarapica dice di aver messo in contatto la società che ha realizzato il supermercato a IV Marine con un tecnico che è anche suo compagno di partito in Forza italia, Corrado Perugini, e che poi verrà incaricato della progettazione della struttura. Per Silenzi "dichiarazioni gravi e penso che ci siano risvolti non solo amministrativi, ma anche penali". Definisce l’aula vuota "una pagliacciata infinita" e auspica "che il 25 aprile segni anche la liberazione della città da questa amministrazione. Questo consiglio è la rappresentazione scenica della fine di un’amministrazione che fa quel che vuole e lo possiamo vedere in maniera illuminante nello streaming del sindaco, a mio avviso la punta di un iceberg".

Anche Stefano Ghio (Riformiamo) si sofferma sulla data: "Civitanova si è liberata della sua amministrazione e del suo sindaco. Ciarapica voleva approvare 13.000 mq di commerciale nella Ceccotti, con buona pace di alcuni noti commerciati che lo sosterranno alle elezioni, e 7.000 di residenziale, ma è stato tradito dai suoi. Non si può negare che il video sulle delibere ‘infiocchettate’ possa aver avuto un ruolo, avendo reso pubblico il metodo Ciarapica e avendo allertato quei consiglieri che hanno dormito per anni. Allora mi chiedo se ancora si debba polemizzare oppure ringraziare Silvia Squadroni che ha avuto il coraggio di denunciare".

Stefano Mei (M5S) parla di "sfaldamento che ha del clamoroso dato che all’ordine del giorno c’era la Ceccottii. Il bello è che le forze politiche che fanno mancare il numero legale sono le stesse che dovrebbero sostenere il sindaco".

Mirella Franco (indipendente) non ha dubbi: "Si chiude, coerentemente, nel peggiore dei modi quella che si può tranquillamente definire la peggiore delle amministrazioni" e per Tommaso Corvatta (Futuro in Comune) "dopo aver convocato il consiglio per approvare le ultime speculazioni, non riescono a racimolare nemmeno 8 consiglieri e concludono questi 5 anni fallendo, dimostrando il loro sfaldamento. Totali incapaci".