"Manifesti oscurati del tutto, tranne quelli di Ciarapica"

Micucci del Pd annuncia un esposto alla prefettura "La par condicio vale solo per i suoi avversari"

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di Lorena Cellini

"Manifesti oscurati a metà per Ciarapica. La legge sulla par condicio vale solo per i suoi avversari". Sulle affissioni elettorali va all’attacco Francesco Micucci, del Pd, e annuncia un esposto alla Prefettura per quanto sta accadendo in relazione ai maxi manifesti dei candidati sindaci. "La città di Ciarapica è la città delle scorrettezze - afferma - dove viene impunemente elusa la legalità. Con i manifesti elettorali siamo davanti ad un clamoroso comportamento furbesco, sleale e illegittimo".

Il casus belli starebbe nell’applicazione della norma della par condicio che prevede che i manifesti elettorali in questi giorni debbano essere completamente oscurati. "Ma questo - sottolinea l’esponente Dem - pare valere unicamente per gli avversari di Ciarapica. Per lui vigono invece norme speciali, quelle che coprono la metà del suo maxi manifesto, così da oscurare solo il volto e lasciare leggibile il nome e lo slogan". Nei manifesti elettorali dei candidati, affissi in città, sono stati cassati nomi, foto e simboli e soltanto per Fabrizio Ciarapica metà del manifesto è stata lasciata scoperta. Micucci parla di "una ‘cortesia’ che la società che gestisce le affissioni gli riserva risparmiando sui teli coprenti, e che invece nega ad altri. Ma, siccome la legge va rispettata, soprattutto da chi ambisce ad indossare la fascia tricolore, faremo un esposto al Prefetto di Macerata affinché le autorità intervengano tempestivamente a ripristinare la legalità".

"A Ciarapica - conclude Micucci - non è bastato spendere decine di migliaia di euro per inondare la città delle sue immagini. C’è evidentemente bisogno di ricorrere anche a questi mezzucci, che proprio perché contrari alla legge dicono molto di chi li pratica. Le regole sono uguali per tutti e chi si candida ad amministrare dovrebbe preoccuparsi di farle rispettare".