Marciapiedi contestati Civitanova, ma il Comune paga la ditta

Per i lavori ancora in corso in via Duca degli Abruzzi

Ristrutturazione in via Duca degli Abruzzi

Ristrutturazione in via Duca degli Abruzzi

Civitanova Marche, 4 settembre 2019 - Riqualificazione di via Duca degli Abruzzi, il Comune ha pagato due terzi dell’importo dei lavori di rifacimento dei marciapiedi nonostante le difformità emerse rispetto al progetto, difformità che hanno già costretto l’impresa responsabile del cantiere a intervenire e modificare quanto realizzato in corso d’opera.

Palazzo Sforza ha annunciato di volersi rivolgere a un legale per i danni di immagine subiti, ma intanto ha emesso fattura il primo agosto e con successiva determina da parte dell’ufficio tecnico il 5 agosto, all’impresa edile «Area Delta cooperativa agricola forestale» di Acquasanta Terme è stato saldato il primo stato di avanzamento dei lavori eseguiti a tutto il 29 luglio, per un importo di 137mila euro, di cui 112.304 per le opere realizzate e 24.707 di Iva. L’importo complessivo dell’intervento, che prevede l’ampliamento dei marciapiedi e la realizzazione dei sottoservizi, è 176mila euro, somma a cui è stato appaltato dal Comune, tramite dal Stazione Unica provinciale, sulla base di un progetto esecutivo che all’origine ammontava a 330mila euro, sceso a 218mila0 euro come base d’asta che si è aggiudicata la ditta di Acquasanta, con un maxi ribasso del 23,35 per cento.

I lavori sono iniziati a giugno invece che a marzo, hanno impattato con l’intera stagione estiva e creato tantissimi guai. In corso d’opera sono emersi problemi nella realizzazione dei nuovi marciapiedi, nella posa dei cordoli, nei disallineamenti nel tratto tra via Pola e corso Dalmazia e nelle pendenze. Problemi anche nella modalità e nei ritmi del cantiere che hanno impattato pesantemente con l’attività dei commercianti di via Duca degli Abruzzi e con la quotidianità dei residenti, creando enormi disagi e soprattutto proteste, praticamente fin dalle prime picconate.

Da parte del Comune, ha fatto sapere l’assessore ai lavori pubblici Carassai, non sarebbero mancati solleciti quando è stato evidente che il cronoprogramma non sarebbe stato rispettato (la strada è ancora un cantiere aperto) e per segnalare le difformità rispetto al progetto originario.