Mareggiata notturna, danni all’Acapulco

Frisari dello chalet sul lungomare Marinai d’Italia: "Saltato il quadro elettrico, problemi al sistema fognario". La sabbia finisce sul marciapiede

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di Giorgio Giannaccini

Il forte vento e le mareggiate che si sono registrate martedì, tra il pomeriggio e la sera, hanno colpito duramente la costa di Porto Recanati. In particolare il lungomare Marinai d’Italia, invaso dalla sabbia, e poi lo chalet Acapulco Beach, dove l’acqua è penetrata all’interno causando ingenti danni. "Purtroppo siamo alle solite: martedì sera il locale è rimasto allagato – dice sconsolato Pino Frisari, titolare dello stabilimento balneare –. A causa di ciò, è saltato il quadro elettrico ma anche l’impianto fognario. Una scena che si ripete ogni volta, quando ci sono le mareggiate. Ora speriamo di pulire tutto ed essere pronti a riaprire il ristorante per stasera (poi ieri sera il post su Facebook: "Dopo 36 ore di inferno, dopo aver rimesso in sicurezza il locale, dopo aver sgomberato il lungomare, dopo aver tolto l’acqua dall’interno, ripartiamo. Un grazie alla Regione Marche per la vicinanza dimostrata, sperando che almeno loro possano far qualcosa per un problema che sarebbe di facilissima soluzione", ndr)". Oltre a questo, parte dei sacchi di sabbia e dei pannelli in legno, posti a difesa dello chalet, sono stati distrutti e spostati, verso la riva, dalla furia del mare. Ma non solo: martedì pomeriggio le onde hanno depositato la sabbia sulla zona pedonale del lungomare, tant’è che alcuni tombini sono rimasti otturati. Simile la situazione per un piccolo tratto del lungomare Primo Maggio, dove si sono staccati dei pezzi in marmo da un muretto, così come è saltata una porzione della pavimentazione. In prima linea i volontari del gruppo comunale di Protezione civile, che martedì hanno effettuato continui monitoraggi, dalle 6 alle 22, lungo la costa e i fiumi. Un po’ di preoccupazione c’è stata sulla foce del Musone: lì, l’acqua ha toccato il livello rosso, quello dell’emergenza, a causa pure di alcuni rami e tronchi che ostruivano il deflusso. Ma per fortuna l’acqua è poi scesa, e non si è proceduto all’evacuazione delle case attorno. Stessa cosa all’altezza del ponte della Barchetta: il fiume è arrivata al livello rosso di emergenza, per poi arrestarsi. Ieri mattina, gli operai del Cosmari con ruspe e scope in mano hanno poi ripulito il lungomare. Intanto, dopo che l’ex assessore all’ambiente, Roberto Attaccalite, aveva segnalato che la sponda sud della foce del Potenza è ormai distrutta, ora dice la sua il sindaco Andrea Michelini: "Da quando ci siamo insediati la situazione della foce è sempre stata quella, e fin da subito abbiamo avvisato gli enti preposti a intervenire. Non solo, i nostri solleciti sono continuati anche quest’anno; insomma la foce è attenzionata. E’ chiaro che le scogliere realizzate a sud hanno creato correnti diverse in mare, che prima non c’erano. Perciò, tutto il nostro litorale necessita di una ulteriore copertura di scogli, come d’altronde prevede il progetto redatto dall’ingegnere Alessandro Mancinelli".