Mario Pagnanini morto, Civitanova piange l'imprenditore

Ucciso da un male a 74 anni, era conosciutissimo in città

Mario Pagnanini è morto a 74 anni

Mario Pagnanini è morto a 74 anni

Civitanova Marche (Macerata), 12 agosto 2019 - All'età di 74 anni, è venuto a mancare ieri mattina Mario Pagnanini, noto industriale calzaturiero da qualche tempo a riposo. La notizia della sua morte ha colto di sorpresa molti, anche se si sapeva che in gennaio era stato sottoposto a un delicato intervento all’ospedale Torrette di Ancona per rimuovere un brutto male al cervello. Intervento riuscito, come raccontava lui stesso in modo disinvolto una volta dimesso dall’ospedale, dilungandosi scherzosamente sul suo «povero cranio» trasformato in officina, con rumori di sega, martello e strumenti vari per un lavoro che lui aveva potuto seguire con piena coscienza. Era talmente convinto che tutto fosse andato bene, che pochi giorni dopo era tornato a lavoricchiare nella sua villa di via Capuana, da lui fatta costruire trasformando la vecchia casa di famiglia in omaggio al padre, da tempo deceduto, e anche a interessarsi di alcune questioni che coinvolgevano il Comune. Tutto bene l’intervento, ma purtroppo il male non ha mollato e piano piano, subdolamente, ha avuto il sopravvento.

Da qualche tempo Pagnanini si era dovuto ricoverare alla clinica Villa Pini, ha continuato a lottare ma sono risultate inutili le cure premurose dei sanitari e la sua volontà di vincere sulla malattia: la morte è sopraggiunta ieri mattina. Mario Pagnanini era un personaggio. Fatto a modo suo e qualche volta sopra le righe, ma una persona generosa e profondamente umana. Abitava in via Calatafimi ed era di sua proprietà l’appartamento dove, in quel drammatico 6 aprile del 2013, scelsero di togliersi la vita due coniugi sessantenni, rimasti senza lavoro e senza risorse. Con loro fece la stessa fine anche il fratello della donna.

Un fatto choccante, dal quale Pagnanini rimase profondamente scosso. Agli amici raccontò come proprio alcuni giorni prima avesse rassicurato la coppia di inquilini che non doveva temere sfratti da parte sua, sebbene da mesi non riuscisse a pagare la quota di affitto. «Quando ho saputo della tragedia avvenuta – commentò – ho pianto come quando è morta mia moglie». E tanti riconobbero la sincerità nelle sue parole.

Ora lo piangono il figlio Marco George con la moglie Caterina, i nipoti, i parenti e i tanti amici che lo conoscevano bene. Il funerale si svolgerà questa mattina alle 10 nella chiesa di San Pietro: sarà l’occasione per l’ultimo saluto a un personaggio tanto conosciuto quanto stimato.