Civitanova. "Mercatini cancellati, scelta da rivedere"

Bancarelle della domenica sospese per il Covid, Marzetti: così si moltiplicano i disagi, la manifestazione del sabato è molto più pericolosa

Il consigliere comunale Sergio Marzetti

Il consigliere comunale Sergio Marzetti

Civitanova, 7 dicembre 2020 La sospensione dei mercatini della domenica non scontenta solo la Confcommercio ma solleva perplessità anche in seno alla maggioranza. Non condivide la scelta Sergio Marzetti dal quale partì in passato l’iniziativa, quando era assessore al turismo e commercio, accogliendo la richiesta della Coldiretti. Quei mercatini si rivelarono una felice intuizione, le bancarelle via via si moltiplicarono trasformando la piazza in un vero e proprio agorà, dove la gente affluiva per gli acquisti a chilometro zero e allo stesso tempo per vedersi, parlare, socializzare.

Ultimamente erano una quarantina ad animare il mercatino di piazza, con i venditori che venivano dalle nostre campagne, dagli Appennini devastati dal sisma e anche da Abruzzo, Puglia e Calabria. Per tutti, una doccia fredda, Per Sergio Marzetti una scelta da rivedere e anche l’invito all’assessorato a coinvolgere la commissione al commercio e sentirne il parere. "Capisco che il momento è delicato e la prudenza non è mai troppa – dice Marzetti – ma chiudere 40 bancarelle la domenica in una piazza enorme e permettere l’attività alle 400 del sabato non è una decisione opportuna. I mercatini domenicali sono entrati nella tradizione e in un periodo delicato come questo, in cui la gente perde il lavoro, gli esercizi a posto fisso si vedono ridurre sensibilmente gli affari; ristoranti e bar svolgono attività a tempo ridotto e con regole punitive, impedire ai produttori di vendere a chilometro zero il frutto del loro lavoro non fa altro che moltiplicare disagi e difficoltà".

Per Marzetti è inopportuna la decisione presa proprio quando la regione passa dall’arancione al giallo, con restrizioni meno severe. "In occasione della prima ondata – dice – furono chiusi per un po’ i mercati del sabato, potenzialmente molto più pericolosi perchè le bancarelle sono tante, occupano tutta la piazza, gli spazi in cui si muovono i clienti sono ristretti e gli assembramenti più frequenti. Di domenica, però, è tutta un’altra cosa, questo non succede e basta verificare per crederci". Da qui l’appello all’assessore di tornare sulle sue decisioni, valutare meglio il momento e ridare vita "a una piazza che è luogo per tradizione ideale di socializzazione, e a quelle bancarelle, intorno alle quali, peraltro, la gente si aggira con rispetto delle vigenti normative".