Il Mercatone Uno di Civitanova passa a una società cinese

Nel 2019 i dipendenti si erano ritrovati a spasso senza nessun preavviso Ora l’acquisto: la licenza dovrebbe essere attiva entro settembre

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Civitanova, 9 agosto 2022 - Una società cinese acquista la licenza che fu del Mercatone Uno, punto vendita di Civitanova, via Einaudi. Una notizia che cala all’improvviso in città, un epilogo inatteso da parte dei 44 dipendenti, che una mattina del maggio 2019, mentre si portavano come sempre al lavoro, hanno trovato sulla facciata d’ingresso dell’immobile il cartello che annunciava la chiusura dell’esercizio.

Una notizia inaspettata senza che l’azienda ne desse alcuna comunicazione, e che scatenò inevitabili polemiche e prese di posizione piuttosto forti, sia perché 44 famiglie perdevano il posto di lavoro in un periodo non facile sotto l’aspetto occupazionale, sia per il metodo usato da un’azienda in cui si era riposto fiducia e che appena un anno prima aveva acquisito 55 punti vendita del Mercatone sparsi in tutta Italia. Per evitare il fallimento, il Ministero creò una commissione di esperti; furono fatte tutte le valutazioni del caso, non mancarono neanche le offerte le quali, però, furono evidentemente giudicate non congrue dai commissari, qualcuna non accettata perché pervenuta fuori termine, altre perché incomplete. Adesso la notizia dell’acquisto da parte dei cinesi che consolidano così la loro presenza in città, già consistente nel mondo del commercio e del ristoro. La notizia è ufficiosa, ma da fonti attendibili data per certa.

La licenza , infatti, nonostante i termini inizialmente fissati fossero scaduti, era stata tenuta in vita da alcune varianti, evidentemente apportate per evitarne la sospensione definitiva. L’obiettivo è stato raggiunto e adesso a gestirla sarà il nuovo acquirente cinese. C’è chi dice che gli atti, attraverso la Regione, siano approdati sul tavolo del sindaco, il quale, però, ha assicurato di essere all’oscuro di tutto su quali siano le condizioni poste a monte dell’affido non si sa. Sembra, comunque, che la nuova società si sia impegnata a riassumere il 40 per cento del personale posto in cassa integrazione ma di stabilire con loro un rapporto part-time. In sostanza, sono una dozzina i dipendenti che dovrebbero essere riassunti. Difficile dire, ma è probabile, se cambierà la tipologia merceologica della nuova realtà commerciale, se sarà ancora preminente il settore del mobile o da mettere in vetrina sia quello dell’elettronica, come non si sa se resterà la denominazione di Mercatone Uno e per quale altro tipo di prodotti la clientela avrà un richiamo.

Tutti dubbi che del resto potremo sciogliere tra poco: la licenza, infatti, dovrebbe essere attivata entro il mese di settembre.