Molletta nel bancomat, così ruba 600 euro: donna condannata

Una specie di molla nel bancomat, per intascarsi i soldi di chi andava a prelevare. Per questo, è stata condannata la tolentinate Emanuela Compagnucci. Il fatto era successo il 28 agosto del 2017, quando una donna di Porto Potenza era andata a prelevare 600 euro allo sportello automatico delle poste, in via Colombo, a Fontespina. Al momento dell’erogazione, però, dal bancomat non era uscito nulla. La donna aveva pensato a un guasto; un paio di giorni dopo, era tornata in quell’ufficio postale per avere dei chiarimenti, ma con sorpresa aveva scoperto che i suoi 600 euro risultavano prelevati proprio due giorni prima. A quel punto era partita la denuncia, e grazie alle videocamere dell’impianto di sorveglianza si era visto cosa era successo: appena la cliente si era allontanata, dopo aver tentato di prelevare senza riuscirci, era arrivata un’altra donna che, senza neppure digitare il pin, aveva preso i soldi dalla macchina. Si era scoperto così che nel postamat era stata infilata una specie di molletta, che bloccava l’erogazione fino a quando non era rimossa. La donna ripresa dalle videocamere era Compagnucci, già nota alle forze dell’ordine. Così era stata accusata di furto aggravato. Ieri, per lei, si è chiuso il processo in tribunale, a Macerata. Come chiesto dal pubblico ministero Rocco Dragonetti, l’imputata è stata condannata dal giudice Vittoria Lupi a otto mesi di reclusione e 300 euro di multa. E ora, comunque, con l’avvocato Simona Sincini, la tolentinate potrà poi fare un appello contro la condanna.