Movida molesta a Porto Recanati. "Una task force per i controlli"

Il sindaco Michelini al summit col prefetto dopo le proteste

"Non è possibile che Porto Recanati continui a essere un luogo dove si danno appuntamento ragazzini da Ancona fino a Porto Potenza con la sola intenzione di devastare ogni cosa che si trovano davanti. Il problema va risolto". Il sindaco Andrea Michelini si dice arrabbiato e soprattutto deciso a dare uno stop agli episodi di movida molesta, che si sono registrati tra venerdì, sabato e domenica. Infatti, diversi commercianti hanno trovato tavoli e sedie fatti a pezzi per mano di alcuni giovanissimi, i quali hanno poi bivaccato tra la stazione ferroviaria e il cortile della chiesa di San Giovanni Battista, facendo baccano e svegliando i residenti a notte fonda. Ma sono stati segnalati anche mezzi, auto e motorini, che nel cuore della notte correvano a folle velocità in corso Matteotti, creando ancora più caos. La situazione ha spinto alcuni residenti ad avviare una raccolta di firme per chiedere all’amministrazione comunale di intervenire subito. Idem per i commercianti, che vorrebbero controlli serali nel centro cittadino. Intanto, il sindaco Michelini ieri mattina ha partecipato a un tavolo tecnico con la prefettura e la questura, per affrontare la questione e mettere in atto un piano di azione. "Come amministrazione ci stiamo muovendo, così come assicuro alla cittadinanza che il problema è attenzionato da tutti gli organi competenti, perché da tre estati avvengono fatti indicibili a Porto Recanati – ha detto Michelini alla vigilia della riunione –. Anche la nostra polizia locale farà parte della task force, che sarà messa in campo. A darci manforte saranno quindi tutte le altre forze dell’ordine". In tutto ciò, Michelini è fermo nel condannare le bravate notturne che vedono protagonisti alcuni giovanissimi. "Spesso si tratta di minorenni, che si danno appuntamento sui social per arrivare qui, con il solo intento di creare problemi alla nostra città, ma ne pagheranno le conseguenze. Da sindaco, è mio dovere tutelare i cittadini, i commercianti e i turisti". gio. gia.