
L’avvocato Diego Perrone assiste il 39enne mutilato da due uomini per un panino negato
Civitanova Marche, 29 maggio 2025 – All’alba si erano presentati in un locale che vende kebab chiedendo un panino. Ma quando il dipendente, che aveva già pulito tutto ed era pronto per chiudere il locale, si era rifiutato di preparare loro quanto chiesto, lo avevano aggredito picchiandolo, mordendolo a un orecchio e provocandogli il distacco del lobo. Per questo sono finiti sotto accusa – per il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso – Iheb Amor, tunisino di 30 anni che risulta residente a Giulianova, e Christian Danilo Triana Canas, colombiano di 27 anni, residente a Osimo.
L’episodio era avvenuto il 19 luglio 2023. Erano circa le 5.30 del mattino quando i due, secondo l’accusa, sarebbero entrati nel locale “Non solo kebab”, sul lungomare centro a Civitanova, chiedendo da mangiare e da bere. Ma era finito il turno, e il dipendente ch era al bancone si era rifiutato di preparare loro da mangiare. I due, però, non avrebbero preso bene la risposta dell’uomo, un tunisino di 39 anni, e insieme lo avrebbero aggredito, picchiandolo e mordendolo a un orecchio.
Il 39enne aggredito era stato poi soccorso: la ferita gli aveva provocato il distacco del pezzo inferiore dell’orecchio sinistro e, un paio di giorni dopo, i medici erano stati costretti a operarlo per rimuovere il lobo auricolare. In questo modo l’aggressione aveva provocato uno sfregio permanente del viso al 39enne.
Con le indagini si era arrivati ad accusare il colombiano e il tunisino per questo episodio, e i due sono stati chiamati a rispondere di un reato inserito nel codice penale con il “codice rosso”, dopo le aggressioni con l’acido registrate ai danni delle donne.
Ieri mattina in tribunale a Macerata si è svolta l’udienza preliminare, davanti al giudice Daniela Bellesi e al pm Francesco Carusi. L’esame della vicenda però è stato rinviato, in attesa dell’udienza in Corte costituzionale sul reato: la deformazione dell’aspetto della persona è infatti una fattispecie punita con pene da 8 a 14 anni, molto più delle lesioni normali, per via dell’inasprimento previsto con il codice rosso contro la violenza di genere; il caso di Civitanova però non a nulla a che vedere con la violenza di genere. Se ne riparlerà dunque il 10 settembre, quando poi i difensori degli imputati, gli avvocati Stefano Nascimbeni e Alessandro Pettinari, valuteranno anche eventuali riti alternativi. Il dipendente del locale sul lungomare si è costituito parte civile, assistito dall’avvocato Diego Perrone.