"Non ne possiamo più di tutte queste risse"

Il portavoce del comitato Cea Broccolo dopo l’episodio a Fontespina: "Siamo balzati dal letto, urla e gente seminuda in mezzo alla strada"

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di Francesco Rossetti

"Non ne possiamo più di tutte queste risse, sulla sicurezza si è detto fin troppo ma i risultati sono quelli che vediamo". A parlare è Angelo Broccolo, portavoce del comitato Cea (Cittadini elettori attenti, ndr) che commenta quanto andato in scena nella zona di Fontespina, la notte tra lunedì e martedì. I cittadini del rione, tra cui lo stesso Broccolo, lunedì sono stati svegliati dal chiasso di una comitiva di nordafricani che avrebbe scambiato le vie del quartiere per un ring dove poter dar sfogo ai propri istinti primordiali. "Qui, in via Marco Polo – racconta il referente del comitato di quartiere – , siamo balzati dal letto per via di ciò che accedeva fuori: urla, rumore di vetri rotti, gente seminuda in mezzo alla strada. Alcuni residenti mi hanno raccontato di averli visti rovesciare i bidoni del vetro e lanciarsi le bottiglie. Il baccano è durato un’oretta, fin quando le forze dell’ordine non sono riuscite ad intercettare i vari responsabili ed identificarli". Sembra che la zuffa abbia avuto momenti itineranti: le segnalazioni parlano, oltre che di via Marco Polo, anche della chiesa di San Carlo Borromeo e del tratto finale del lungomare nord, dove a terra sono ancora evidenti le chiazze di sangue. "Le forze dell’ordine hanno agito in maniera efficace, abbiamo notato sia la polizia che i carabinieri – specifica Broccolo – inseguire gli autori della rissa e poi fermarli. Il problema è che sono pochi: dopo gli episodi di luglio e agosto, abbiamo notato un imponente schieramento di agenti, che tuttavia è durato una ventina di giorni. Poi si è tornati punto e capo. L’altro giorno a San Gabriele, oggi qui a Fontespina, domani chissà: sono troppi gli episodi di violenza. E anche in campagna elettorale si è parlato a sproposito di sicurezza, forse il problema non erano i venditori abusivi". E sull’episodio c’è poi un’altra testimonianza, quella di una giovane che risiede a Fontespina e che su un post social ha scritto: "Mia nonna e mia sorella hanno avuto un attacco di panico, sono corsa a chiamare il 112 perché due uomini mezzi nudi braccati da quattro carabinieri sotto la finestra della camera. Stamattina abbiamo visto le chiazze di sangue. Non si può stare più tranquilli nemmeno a casa propria".