"Nuovo centro vaccinale, parcheggio per gli utenti"

Sopralluogo del sindaco Ciarapica nella zona dell’interporto dopo i disagi "Individuata un’area riservata all’hub, controlli della polizia municipale"

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di Lorena Cellini

L’amministrazione comunale di Civitanova è intervenuta nell’area dell’interporto per eliminare i problemi che in questi primi giorni di apertura del nuovo centro vaccinale in via Gobetti, nella zona industriale Piane Chienti, si sono palesati e sono ricaduti sulle spalle degli spedizionieri. "Oggi (ieri, ndr), abbiamo definito il parcheggio dedicato appositamente agli utenti del centro vaccinale, una decisione condivisa con gli spedizionieri. Credo che adesso le cose possano andare decisamente meglio rispetto ai giorni scorsi nei quali, effettivamente, un po’ di disagi ci sono stati". Il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, ieri si è recato nell’hub del trasporto di Piane Chienti, dove gli operatori da una settimana lamentavano disagi, criticando la mancata organizzazione di una viabilità interna all’interporto che tenesse conto dei rischi per la sicurezza connessi al fatto che il nuovo centro vaccinale è stato aperto nell’ex magazzino delle farmacie comunali adiacente alle aziende di spedizioni nazionali e internazionali, e quindi al centro di un quotidiano e continuo viavai di camion. "Abbiamo disposto – continua Ciarapica – anche la presenza degli agenti della polizia municipale, che aiuteranno chi arriva per fare il vaccino a raggiungere il parcheggio senza intralciare i percorsi utilizzati dai mezzi pesanti. I vigili urbani mi hanno comunque riferito che venerdì le cose erano filate lisce". In realtà, e in particolare proprio nella giornata di venerdì, di problemi ce ne sono stati, e non pochi, tanto da costringere gli operatori a improvvisarsi vigilantes per organizzare una sorta di servizio di viabilità interno all’area degli spedizionieri, per evitare di ritrovarsi le macchine parcheggiate davanti ai magazzini a bloccare il carico e lo scarico delle merci. Una situazione che li ha convinti a rivolgersi all’amministratore di quel complesso condominiale, dove insistono decine di aziende di spedizionieri, per valutare le azioni da fare.