Omicidio Civitanova, fiaccolata in piazza. "Basta violenza, giustizia per Alika"

In centinaia rispondono all’appello lanciato da sindacati e associazioni

Civitanova, 3 agosto 2022 - "Mai più violenza. Siamo qui per Alika, per la sua famiglia. Sembra impossibile comprendere come si possa arrivare a riversare tanta rabbia cieca su una persona, ad esprimere in un gesto così efferato, barbaro, il disprezzo per la vita umana". In tanti ieri sera sono scesi in piazza XX Settembre a Civitanova per esprimere dolore, rabbia, sgomento. Qui, a due passi da corso Umberto dove, venerdì scorso, Alika Ogorchukwu, 39 anni, venditore ambulante di origine nigeriane, è stato ammazzato sul marciapiede da Filippo Ferlazzo.

La manifestazione a Civitanova
La manifestazione a Civitanova

Omicidio Civitanova, l'autopsia: "Alika morto soffocato per schiacciamento"

Sindacati, associazioni, rappresentanti politici, cittadini civitanovesi e maceratesi, ieri si sono incontrati per chiamare alla responsabilità, per gridare la profonda tristezza per quanto accaduto, ma anche per denunciare l’indifferenza di chi c’era e non ha mosso un dito. Qualcuno ha letto delle poesie, altri degli articoli della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e della Costituzione, sulla dignità, sul rispetto. Una ragazza regge un cartello, sopra c’è disegnato un cuore: "Contro razzismo e violenza, giustizia per Alika". Alessandra di Articolo 1, arrivata da Fermo, ha ricordato Emmanuel Chidi Namdi, ucciso in strada come Alika. "Un pensiero a tutte le donne che sono qui con noi – ha detto –. Ora, al di là di ogni colore politico, ci dobbiamo prendere cura di un bambino e di una mamma rimasti soli".

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"Gli occhi indifferenti delle persone mi hanno fatto arrabbiare – ha detto Francesca Coratti, di Libera –, le persone dovrebbero aiutarsi. Voglio una società migliore per il nostro domani, che ci sia consapevolezza per questi episodi, che non accadano mai più. Gridiamo in piazza che il razzismo fa schifo". Daniel Taddei (Cgil), ha letto una poesia di Martha Medeiros, "Lentamente muore", e Rocco Gravina (Cisl) ha citato Mattarella e Sandro Pertini, Papa Francesco.

È stato letto un passo de "Il razzismo spiegato a mia figlia", "non si nasce razzisti, lo si diventa. Tutto dipende da chi educa, sia a casa che a scuola". "È assurdo pensare che un incontro casuale su un marciapiede – il pensiero di tutti – possa scatenare una tale violenza. Si tratta di una tragedia che ci interroga, prima di tutto come persone, spesso diventate ostaggio della paura del diverso, dell’insicurezza economica, dell’instabilità politica e sociale tanto da renderci incapaci di provare ogni empatia nei confronti dell’altro".

Tra le associazioni che hanno partecipato alla manifestazione, Refugees Welcome Macerata, Cgil, Cisl e Uil, Arci, Anpi, Libera, Amnesty, International Marche, Rete degli Studenti Medi Marche, Gris Marche, Cnca Marche, Officina Universitaria, Articolo 1, Macerata bene comune, Sinistra italiana, Pd, Demos democrazia solidale, Auser. Da segnalare anche le accuse rivolte da un ragazzo di colore, arrivato da Palermo, al sindaco Ciarapica, accusato di aver paragonato tempo fa Civitanova al nord Africa, per la massiccia presenza i stranieri.